Faccia da cosa cantavo nel 1988…..e il magico Luna Park di Cerano

La rubrica estiva del Duca di Saronno dedicata ai mitici anni Ottanta con tutti i tormentoni di quelle magiche estati

Faccia da passaporto, una giornata di corsa

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - "Egregio Direttore, serve il passaporto? Beh, non mi sono mai mosso da Cerano in 50 anni. Devo proprio provare l'emozione...

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, un tempo prima che il web trasformasse la musica in una catena di montaggio assurda il tema per un cantante o gruppo era: la canzone la facciamo uscire d`estate o in inverno? .

La parola “tormentone” inizia a diventare in voga negli anni ’60, in relazione a un motivo che viene cantato da tutti nel periodo estivo.

In Estate si sa siamo tutti più`…scaltri e caldi e dobbiamo trovare un appiglio alle nostre labbra per dare forza al nostro cuore.

Il primo tormentone e` stato a detta degli esperti:
legata a un granello di sabbia di Nico Fidenco…

La mia nuova rubrica pero` e` molto piu` personale: cosa cantavo nel? Parto da un anno magico per me e per tutta la mia compagnia: il 1988. .

Era un anno di crescita e dopo un anno di risate a scuola e di scherzi fatti in buona fede io e un gruppo di amici abbiamo messo insieme una band o complesso come si diceva allora.

In quell`anno il Milan trionfa sul Napoli e inizia il grande periodo di Silvio Berlusconi: sarà pure l`anno delle olimpiadi di Seul dove Ben Johnson dopo aver trionfato nei cento metri piani viene squalificato ….finendo cosi` una grande carriera.

Ma torniamo alla cassetta di cover dove i testi si potevano leggere sul sacchetto delle patatine dove i bersagli preferiti erano i nostri professori e i personaggi del paese col petto in fuori: una vera rarita`.Un decennio di musica rovinato dalle nostre parodie.

Ma in campeggio pure le pubblicità erano un mito: la segretaria in minigonna che sistema le cartelle era un momento troppo bello con canzoncina orecchiabile .. Colpo grosso popolava i nostri sogni e non sono e la sigla del programma era la colonna sonora del nostro peccaminoso piacere.

Ma la canzone che cantavo in quell`estate era: perdere l`amore di Massimo Ranieri vincitrice del trentottesimo Festival della canzone italiana ..

Una tonalita` alta che ogni tanto perdevo la nota e stecca o come a biliardo …allora andavo sul pavese Drupi, sempre San Remo con era bella davvero che io trasformavo in maniera da sembrare Charlie melodico.

Perche` in molti cantavano sempre per prendere per il bavero ‘faccia da pirla’ …certo dovevi stare attento che non ci fosse uno piu` grande a sentire prima che pensava male.

Per un ragazzo della mia zona tutto questo tormentone di musica estiva e non estiva arrivava al momento magico per il giorno della festa del paese.

Cerano la prima domenica di settembre era un momento magico perche` le ragazze tornavano abbronzate senza social dovevano fare vedere abbronzatura ..

Le giostre erano le piu` belle della zone e il luna park itinerante attirava tanti giovani, meno giovani e giovanissimi.

Anno magico perche` avevo tanti gettoni omaggio ed ero il bagarino dove la ragazza carina aveva lo sconticino se mi dava bacino.

Sabrina Salerno sempre tanta roba cantava My Chico e di ragazze con dolci forme era pieno il posto, dove c`era un incontro generazionale tra salamelle, tira pugni elettrico e giostre. La giostra piu` ambita e accessibile era l`autopista dove intorno si formava un gruppo di persone: per salire , ballare e vedere le gambe delle tipe.

Rick Ashley il fidanzato ideale cantava : whenever you need somebody mentre gli inossidabili Duran dDuran tenevano il passo con i don`t want your love.

Andamento lento era la versione italiana della futura lambada che affronteremo nella prossima puntata.

Dalle casse viene messa a mille Spagna con every girl and boy mentre in quella festa era tutta un quiz ..a chi dare l`ultimo gettone ..
Hey bionda non era solo una canzone della Giannini ma era il grido di battaglia dei corvi in motorino, che volevano avere il contatto con la tipa
Perche` le bionde sono sempre state amate dai maschi sempre della Gianna ..
Un’altra bionda sex symbol anni 80 cantava you came : quasi un invito o richiamo esplicito …certo che lei era tanta roba.

Betti Villani cantava ancora tu versione francese ma era il grido di battaglia delle tipe stufe di darti il due di picche …ne ho fatte una collezione da favola.

Heaven Is a nice place on earth era il simbolo di quel posto magico oltre che la canzone di Belinda Carlisle ..tornavo a casa col mio amico ospite solo a mangiare e non andavano dopo il tg come Arbore ma prima ..
Quando le uscite erano massimo 20:30 noi andavamo prima per assaporare tutto pure le prime canzoni.

Non esistono feste senza giostre non esistono luna park senza musica. Una canzone che cantavo sempre a tutte: alzati la gonna …ma non avevo il risultato voluto.

Mettevano tutte i pantaloni: together Forever risuonava nella mia testa con la ricciola dell`auto sei …insieme ci sara` un perche` ma qui e` un altro anno
La felicita` era cosi grande che con un profumo Malizia rosso ti sentivi di dare Gimme five in tutte le versioni ..certo reporter cosa fai stasera non era ancora la mia era pero` i piu` ricchi prendevano il Rockford.

Un altro ricordo i pantaloni con l`enorme U sul sedere per oltre 100 Mila lire di merce… quelli della Uniform.

Tell me Nick Kamen con I mitici Levi`s in lavanderia era diventato popolare e il 501 era sempre il primo.

Verso le 24 mi sentivo come i Gipsy Kings Bambole o …assai stanco mentre l`odore di patatine si mischiava con il profumo delle bambine belle e le ascelle dei pugni al sacco ribelle ..
One Moment in time era la canzone che segnava la fine della serata sulle giostre ed era il momento di andare a casa …
Quando la festa finiva era il segno che l`estate stava finendo e bisognava tornare a scuola.
Ma la canzone più mitica e scandalosa di quell`anno col botto era: Etienne di Guesch Patti … La cantavo a ripetizione.
Non chiedere mai il tormentone non chiedere mai se l`estate ha una canzone da padrone.
Sono le canzoni che canti tu che diventano la tua colonna sonora e la festa forse da ragazzo la vedi più grande”.

A cura di Massimo Moletti

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