RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Ogni ceranese che si rispetta originario o no o saltuario ha con il proprio Santo Patrono un rapporto molto stretto ! Ho partecipato anch’io più di 30 anni fa in una calda domenica di Festa Patronale portando la bandiera del mio rione. Un bagno di folla immenso per la processione in un paese dove i punti in comune sono rari. Ogni paese ha un mondo a parte ma Cerano vive in ogni parte la devozione per il Beato
Tutti pure quelli che sono via da decenni.
C’era un aria strana e affascinante. Tornato da una piccola gita ero stanco. La processione no! Non ho la forza ma forse non ho voglia. Poi mi sono detto : vado fino alla chiesetta della Madonnina per vederlo passare.
Perché il percorso era impegnativo e vivo di fermate e soste.Ci sarà gente ? Una curiosità e statistica
Nel 2024 !?!! Avrà ancora il fascino di attirare fedeli In questa epoca social e iper connessa !
Vado alla chiesetta addobbata in perfetta festa delle grandi occasioni.
Forse esco di casa troppo presto e non vedo movimenti. Andiamo in piazza con la paura di non trovare nessuno
L’ urna è già fuori !!! Imponente e sovrana.
In un battito di ciglia mi trovo un esercito di fedeli e devoti. L’immenso vuoto si riempie non solo di anima ma corpi e figure. Nella nostra tradizione non c’è ostentazione ne sovrapposizione ma contegno rispettoso.
Pacifico è nostro ! Recita l’inno al Beato ! Nostro ; questa è una gelosia sana e sincera del popolo ceranese
Un uomo nato 600 anni fa grande viaggiatore che oggi i suoi concittadini lo vogliono tutto per sé !
Un fiume di persone e in ogni angolo del paese c’era gente in piedi o seduta. Alla finestra per vedere il passaggio.
Una sensazione bellissima; ho vissuto come se fosse l’ultima. Perché le cose straordinarie hai sempre paura non si verifichino più. Oppure tu non potrai rivederle. Ho colto l’attimo perché passa una volta poi l’attesa!
In questa serata benedetta e sacra. Un’aria di benevolenza ; non c’erano differenze ne ceti ne appartenenza
Un gran numero di persone con un unico obbiettivo dare il saluto al Pacifico.
Il nostro Beato ha un’altra volta fatto quello che nessuno ha mai fatto: unito i Ceranesi in un unico corpo ed anima. Il paese molto spesso non ha pretese ma lunghe attese ma regala anche serate di queste emozioni gratuite e infinite … Mancherà tutto ma ieri c’era una cosa molto più importante ; la speranza. Persone anche di altre religioni che omaggiavano e fotografavamo il Beato Pacifico. Ha portato pace e serenità ; ha vinto pure la sfida social e moderna tecnologia. L’immensità sta nella sua fermezza senza essere di copertina ma sempre sé stesso
Una serata da ricordare perchè resterà nei cuori e telefonino di molti.
Non chieder mai perché vai alla processione o ti unisci al corteo. Non chiedere mai perché senti la pace nel cuore. Lui dona senza chiedere ; il miracolo più grande per una sera un solo popolo col cuore aperto”
Massimo Moletti