RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, vorrei raccontare un episodio insolito accaduto in un pomeriggio feriale, davanti al cancello della mia abitazione in via Vigevano a Cerano (NO).
Una Mini Cooper nera si ferma. Due ragazzi corpulenti mi salutano e si presentano come “nipoti di…”, sostenendo di aprire un negozio di salumi a Magenta. Alla mia richiesta di un volantino o biglietto da visita, non hanno nulla da mostrare.
Con tono confidenziale mi chiedono dei miei genitori, ai quali rispondo con la triste verità della loro scomparsa. Offrono vino e salami “della terra campana”. Accetto due salami dolci come “regalo”, ma subito dopo arriva la richiesta: “Mi dai 20 euro per le spese?”. Al mio rifiuto, motivato anche da problemi di salute, uno dei due inizia a insultarmi e minaccia persino di prendermi a calci nel suo presunto negozio.
Un negozio senza insegna, senza biglietti da visita, senza alcuna credibilità. Solo facce sospette che girano per le vie secondarie dei nostri paesi.
Tre consigli utili
Non accettare mai nulla: nessuno regala niente.
Non dare confidenza a chi la prende con troppa facilità: spesso è segno di mala fede.
Avvisare subito forze dell’ordine e vicini: la solitudine e l’ingenuità sono terreno fertile per i raggiri.
Inoltre, sarebbe opportuno:
installare telecamere private,
creare piani di supporto per persone sole e fragili,
mantenere sempre un contatto con un vicino o un conoscente.
Ho sbagliato ad accettare e a dare confidenza, ma almeno ho avvisato subito le autorità. È un’ingenuità che non si deve ripetere. I metodi cambiano, ma le facce sospette restano”.


















