“Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum (nome di battesimo dell’eletto in accusativo latino), Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem (cognome dell’eletto non tradotto in latino ndr), qui sibi nomen imposuit (nome pontificale in accusativo o genitivo latino, seguito dall’eventuale numero ordinale ndr)”. È questa la formula che annuncerà il Papa al mondo. La formula sarà annunciata dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti dalla Loggia delle Benedizioni in Piazza San Pietro. L’orario atteso è dopo le 19 considerato che la fumata bianca è uscita alle 18:07.
Le campane della cattedrale di Notre-Dame a Parigi hanno iniziato a suonare dopo l’annuncio dell’elezione del nuovo papa. Con sorpresa dei turisti presenti davanti alla cattedrale francese, le campane, come previsto, hanno iniziato a suonare a Parigi pochi minuti dopo che dei pennacchi bianchi si erano alzati dal camino installato sul tetto della Cappella Sistina in Vaticano, annunciando l’elezione del nuovo papa.
“L’elezione che avviene in un arco così breve vuol dire che l’accordo è stato facilmente raggiunto, almeno questa è l’esperienza mia del conclave del 2013”. Lo ha detto, intervistato da Sky, il cardinale Gianfranco Ravasi che ha sottolineato “la complessità del collegio cardinalizio” di quest’anno, con “figure molto diverse, con percorsi diversi, e il numero stesso richiesto” per l’elezione, 89 voti. “In questo caso è probabile che già all’interno delle due votazioni di stamattina ci si fosse avvicinati” all’elezione.