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Ecce homo. Di Emanuele Torreggiani

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Giulio Sapelli, un nome grande. Grande. Professore di storia dellโ€™economia alla Statale di Milano, cosmopolita, uomo colto. Colto. Appartiene al rango dei professori, quelli autentici che non nascondono lโ€™insipienza ontologica nel linguaggio iniziatico e nella specializzazione analitica propria. Il suo รจ un pensiero sintetico, frutto di inesauste letture e meditazioni con la potenza della realtร  che non รจ nรฉ ideale nรฉ democratica. E qui si coglie la grandezza dellaย vita e la sua gemella tragedia. Giulio Sapelli conosce la geografia delle migrazioni e la sua conseguenza antropologica: la storia, quindi la sua narrazione che si chiama orazione, poesia, letteratura. Piaccia o meno i professori sono questi qui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nulla a che spartire con i manutengoli della politica di partito che, salvo rare eccezioni, ma per lโ€™appunto tali sono, non sanno di lร  dai loro clienti. Puรฒ parlare di Balfur, tanto per fare il punto sulla striscia di Gaza; come di ordoliberismo, tanto per fare il punto sulla tragica condizione lavorativa dellโ€™Europa meridionale: la nostra, puรฒ parlare del filosofo di Treviri e dimostrane, in alcuni impianti di fondo, la permanente attualitร . E in Europa, lโ€™Europa delle fondazioni, sanno benissimo di chi si tratta. Nulla a che spartire con i suoi ancorchรฉ titolati predecessori. Nรฉ con i divoratori di Rolex a buon mercato o con la quantitร  di ridenti zoccole. Nulla che spartire con la miseria del politicume di ringhiera, sia a Roma che in un qualunque cittร  o paese dove si confonde lโ€™effimero con il progetto che รจ, invece ed al contrario, la costruzione di un destino comune. Giulio Sapelli, uomo di fine umorismo e autoironia, sa parlare in profonditร  sia di Michelangelo sia di Keynes e non necessita che gli si scrivano distorti discorsi. Appartiene a quel rango di uomini che illustrato lโ€™ideale dentro la concretezza della prospettiva come fu Enrico Mattei. Verrร  osteggiato? Sicuro, tantissimo. Ma egli รจ lโ€™autentico rappresentante della grandezza che lโ€™Italia sa generare, di lร  dalle beghe tribali. Non so chi lโ€™abbia cercato. Chiunque sia stato, il signor Presidente della Repubblica in persona, lode a lui. Giulio Sapelli, Presidente del Consiglio, un grande italiano, torinese, chiamato da un siciliano. Anche qui la storia dโ€™Italia, che non si inventa.

Emanuele Torreggiani

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