Don Massimo Mapelli ‘da Cisliano’ e la questione trattori…

"Attezione a non essere visti come lobby"

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”Che l’agricoltura debba avere degli aiuti è fuori di dubbio.Bisogna però fare attenzione che non si trasformino in privilegi”. Don Massimo Mapelli, direttore della Caritas sud di Milano, da anni nella cascina di Zinasco, alle porte del capoluogo lombardo, offre lavoro, formazione e socialità ai giovani reduci da esperienze drammatiche con la Cooperativa agricola sociale ‘Madre Terra’. Don Massimo è noto da anni anche nell’Abbiatense per l’attività alla Masseria di Cisliano, il ristorante sottratto alla malavita organizzata. Interpellato dall’Adnkronos sulla protesta dei trattori, don Mapelli, osserva: ”Siamo davanti ad una situazione complessa.Non ho visto tutte le loro rivendicazioni ma hanno una parte di ragione, soprattutto nel tutelare e difendere l’agricoltura e nel fatto che il cibo venga dall’agricoltura e non da altre sperimentazioni.Poi sul fatto di come funzioni la Pac e i contributi ci sarebbe da approfondire bene”. Il sacerdote-agricoltore fa notare che ”chi come noi fa cose più piccole, biologiche, impiegando anche pochi ettari, è tagliato fuori da questo sistema dei contributi”.

La protesta potrebbe arrivare all’Ariston sul palco di Sanremo: Fiorello e Amadeus hanno invitato gli agricoltori. ”Queste cose – osserva don Mapelli – tendono a semplificare i messaggi, a non entrare nello specifico, però non è colpa degli agricoltori.Quando tarda la risposta, a livello istituzionale, il rischio è di semplificare molto: sembra che se non stai con loro al cento per cento sei contro di loro.Non è così. Le cose sono molto più complesse”. Riflette don Massimo Mapelli: ”Da un lato hanno ragione nel rivendicare che l’agricoltura da sola non sta in piedi e che deve essere accompagnata da sussidi perché noi siamo quello che mangiamo.Mi sentirei però di dire loro di stare attenti a non cadere nella possibilità di essere visti come lobby che difende dei privilegi”. Da qui l’appello ai colleghi agricoltori: ”Allargate il campo a tutte le realtà, anche a quelle più piccole e sociali, per potere tutelare tutti”

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