Domenica 14 aprile, gita a Morimondo incontro alla primavera per immergersi nella storia e nella bellezza a pochi chilometri da casa

Alle porte di Milano storia, arte, bellezza... ed eccellenze enogastronomiche con il Mercatino Enogastronomico MEC.

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Previsioni meteo permettendo, il calendario ci dice che siamo in primavera: domenica 14 Aprile la piccola Morimondo alle porte di Milano potrebbe essere una meta ideale per scappare dalla città e tuffarsi nella natura, nella bellezza e nella storia.

La sua abbazia cistercense e i suoi tesori valgono il viaggio (per le visite guidate basta scrivere a [email protected] oppure chiamando lo 02 9496 1919), così come la sua storia, la bellezza e poi il Parco del Ticino.

Borgo slow e bandiera arancione del circuito Borghi più belli d’Italia, Morimondo domenica 14 Aprile ospiterà, come ogni mese, alla Corte dei Cistercensi i produttori del Mercatino Enogastronomico della Certosa con il suo catalogo di prelibatezze. In vetrina le pluripremiate offelle, i salumi classici e d’oca, i formaggi e i vini dell’Oltrepo, il miele, verdure in agrodolce e confetture, distillati, prodotti siciliani, cioccolato, alimenti fermentati e zafferano a chilometro corto prodotto a Mornico Losana (Pv).

In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata.

La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297.

La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l’austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l’opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio.

L’esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L’interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all’intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

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