Ancora una volta è finito al centro dell’attenzione. E ancora una volta ha suscitato un muro contro muro tra maggioranza e opposizione. Il nuovo campus scolastico che l’amministrazione comunale di Nerviano vorrebbe creare tra le vie Roma, Diaz e Da Vinci continua a scaldare il dibattito.
NERVIANO – L’amministrazione aveva stabilito la demolizione del vecchio edificio per fare spazio a una realtà ritenuta maggiormente funzionale alle esigenze della popolazione studentesca cittadina. Sulla sua strada si sono però frapposti due massi pesanti. Il primo è stato il fatto che la Regione non ha ancora accolto la richiesta di sostegno economico al progetto presentata dalla giunta del sindaco Daniela Colombo. Il secondo lo ha invece posto la Sovrintendenza stabilendo che quell’edificio ha valore storico e quindi non può essere demolito. Le strade percorribili restano a questo punto due soltanto: o la ristrutturazione dell’esistente o l’individuazione di un’altra area in cui costruire il Polo scolastico nuovo. La giunta lascia aperte entrambe le porte.
L’opera muove un importo di circa 15 milioni di Euro. “Senza i finanziamenti della Regione – spiega il primo cittadino- non è possibile realizzare l’opera, questo è chiaro, siamo però al trentaduesimo posto nel bando della Regione Lombardia e quindi attendiamo, chiederemo alla Regione un incontro e ne parleremo, se farà scorrere la graduatoria tenendo gli elementi premianti per la ristrutturazione andremo avanti, se non è possibile individueremo un’altra ubicazione, il mio auspicio è che arrivino questi finanziamenti”. Per Massimo Cozzi, ex sindaco e ora sui banchi dell’opposizione con la Lega, l’idea è stata però gestita male dall’avvio. “Prendo atto – ha spiegato – che il sogno dell’amministrazione di realizzare il campus è svanito, occorreva gestire tutto il discorso dall’inizio coinvolgendo l’opposizione e non informandola a cose fatte, valuteremo anche se presentare un esposto alla Corte dei Conti perché sono stati spesi 120 mila Euro dei cittadini per un progetto che non si realizzerà”. Cozzi lamenta anche il fatto che “l’amministrazione ha parlato di possibili aree alternative senza indicarle”.
Cristiano Comelli