― pubblicità ―

Dall'archivio:

Delvecchio (FI): ‘Settimo, 4 novembre festeggiato in sordina’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Riceviamo e pubblichiamo

SETTIMO MILANESE – Festeggiamenti per il centenario della Vittoria nella Grande Guerra decisamente sotto tono per il comune di Settimo Milanese!

Sorpassando la vocazione pacifista tipico delle sinistre, ci permettiamo di ricordare che il 4 novembre è anche la festa delle Forze Armate, che sino a 30 anni fa erano viste come una pericolosa minaccia di contro regime e pertanto tenute in una salamoia di diffidenza e ostracismo, sempre dalla parte sinistra della politica.

Con la caduta del muro di Berlino e ancor prima con la missione di pace in Libano dei primi anni ’80, voluta dal pentapartito e benedetta da Sandro Pertini, le FF.AA. iniziarono un loro percorso di riscatto esistenziale e di immagine. Non possiamo dimenticare il Generale Paracadutista Franco Angioni, il primo militare a divenire una star nazionale per poi candidarsi a parlamentare nelle file dei DS-Ulivo nel 2001.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’evento dei cento anni è celebrato anche nei piccoli comuni con approfondimenti dibatti e commemorazioni, che denotano comunque un certo sentimento di riconoscenza ai caduti di questa sanguinosa guerra che portò al macello 650mila ragazzi e padri di famiglia, per poi ottenere una vittoria che passò alla storia come “mutilata”.

Ma nonostante tutto il valore del ricordo sia dei caduti italiani che di quelli delle popolazioni militari e civili anche delle parti avverse, andrebbe degnamente celebrato.

Invece a Settimo il monumento a questi poveri caduti è nascosto nel nostro cimitero con un pudore che sfiora quasi “l’imbarazzo”di dover ammettere che il nostro esercito è figlio di questa guerra in termini di sacrificio e abnegazione spesso senza i dovuti riconoscimenti in rapporto a quanto viene invece ampiamente celebrato il 25 aprile.

L’anno prossimo sarà troppo tardi per festeggiare il centenario della Vittoria, e sicuramente se non cambierà qualcosa, ci dovremo accontentare della solita commemorazione a bassa voce ed in tono minore!

Ruggiero Delvecchio (Consigliere Comunale Settimo Milanese – Forza Italia) 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi