L’Amministrazione di Luca Del Gobbo come quella del cemento? L’Amministrazione del centrodestra come quella che decide il futuro dell’Urbanistica nelle segrete stanze del Palazzo?
Macchè tutte “balle” o come si dice oggi “fake news”. A dimostrarlo dati alla mano sono stati oggi in conferenza stampa (la potete rivedere sulla pagina Facebook di Ticino Notizie) il Sindaco Luca Del Gobbo e il suo Assessore alla partita Simone Gelli. Che sono per inciso la “memoria storica” anche del primo decennio del Del Gobbo uno e due (2002/2012).
“Ancora una volta – ha esordito Del Gobbo – ci siamo trovati con delle ‘patate bollenti’ tra le mani. Sono corsi e ricorsi storici che debbo dire c’erano già stati nel 2002 (ma all’epoca per il buon Luca con i sette cantieri lasciati inusitatamente aperti dalla Giunta Labria le cose erano andate anche peggio…) e per i quali siamo preparati. Non accampiamo scuse. Stavolta, il ‘Del Gobbo Ter’ è partito con un Documento di Piano risalente all’Amministrazione Invernizzi Salvaggio abbondantemente scaduto”.
“Abbiamo dovuto correte – ha proseguito il Sindaco – e così in cinque mesi anche grazie all’eccellente lavoro dei nostri Uffici (che nel frattempo sono stati adeguatamente implementati con risorse professionali all’altezza) siamo arrivati a conclusione di questo percorso. Forse qualcuno non ci credeva e così questo Centrosinistra è stato preso in contropiede… “.
Il Documento di Piano, in altre parole, serve per non tenere la città bloccata e far arrivare nelle casse del Comune (il che non guasta mai …) un po’ di oneri di urbanizzazione. Perché i matrimoni coi ficchi secchi non sono mai andati troppo bene….
“Ciononostante – ha precisato Del Gobbo – anche quest’anno la mia Amministrazione, grazie all’ottimo lavoro del Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Enzo Tenti è riuscita a trovare il modo per far arrivare un po’ di ossigeno nelle casse dell’erario comunale”.
Il primo cittadino ha poi puntualizzato come il lavoro attorno al Documento di Piano – che ricordiamolo ancora si riferisce ad un PGT che non è di questa Giunta – sia stato il frutto di un lavoro all’insegna della concertazione e della condivisione, come dimostrato dalle serate dedicate e dal fatto che l’imprenditore viene sempre visto “come un interlocutore con cui dialogare e mai imporre o vessare”.
Naturalmente questo Documento di Piano è una sorta di ‘pezza’ per andare avanti ed è in qualche modo propedeutico a quello che sarà il PGT dell’Amministrazione Del Gobbo.
Il prossimo 20 gennaio – ha annunciato il Sindaco – convocheremo gli ‘Stati Generali’ della Città di Magenta. Una data importante perché segnerà l’altro binario in ambito d’Urbanistica e progettazione del Territorio.
Da un lato, infatti, questo Documento di Piano che guarda anche avanti ma è una sorta di azione di “pronto soccorso” rispetto a chi avrebbe dovuto fare e non ha fatto, e il nuovo Strumento Urbanistico che, invece, andrà ad incidere in maniera ancora più organica e sostanziale rispetto al futuro disegno di Città.
Ciò detto, Del Gobbo ha evidenziato alcune ‘linee guida’ che già si evidenziano in questo Documento di Piano: “Il nostro obiettivo è mantenere l’identità di Magenta, quindi, nessuna cementificazione, quanto, piuttosto l’idea di cogliere le opportunità per nuovi insediamenti produttivi. Creare quei posti di lavoro che spiace ancora dirlo mancano a Magenta da un decennio….”.
E così ecco che il ‘Del Gobbo Ter’ che dopo un inizio compassato è tornato alle origini del primo Del Gobbo più focoso e fumantino, non ha potuto lesinare altre frecciate alle Minoranze: “Dopo l’OBI e la Lindt chi ha portato nuovi posti di lavoro a Magenta?”.
Stessa puntura di spillo per le aree degradate riconsegnate alla Città: “Dopo il recupero della Laminati Plastici, dell’ex Red, dell’area Fiat, e della Naj Oleari per la parte ovviamente che non è entrata nel fallimento (questione STF), non ho visto grandi progetti con le successive Giunte. Mi ricordo solo di un’Amministrazione Labria che ha progetto la nascita di un intero quartiere (quello in zona Sud) che era inizialmente totalmente sprovvisto di servizi….”.
Ma il fiume in piena non si è fermato qua. Riservando anche qualche importante previsione per il futuro.
“Nei diversi allegati al Documento di Piano c’è la nuova progettazione di Piazza Kennedy, il che significa un altro fulcro per Magenta, così come i 500 posti auto in zona Nord, una parte di essi nell’area ex Novaceta, il rimanente nei pressi della Stazione (è tornata attiva infatti la concertazione con RFI per il recupero dell’ex Scalo Merci, altro vecchio pallino delle prime Giunta Del Gobbo che poi nessuno ha portato a compimento)”.
Altre due note. Una sull’Area Saffa. “Leggo post dell’allora Sindaco Invernizzi in cui si parlava nel 2017 che era tutto pronto. Per cosa non si sa. Prendo atto che a Boffalora è arrivata la Vetropack, intanto, mentre a Pontenuovo non è arrivato un bel niente. Noi puntiamo ad ampliare l’area a vocazione produttiva perché pensiamo che qui vada colta un’opportunità per la Frazione, senza dimenticare i servizi commerciali”.
Quanto alla Novaceta il Sindaco ha detto: “La partita qui riparte zero a zero palla al centro”. Come dire che anche il (poco) per la verità fatto dall’allora Sindaco Calati dovrebbe essere rimesso in discussione cercando di trovare una soluzione migliorativa rispetto alla creazione di nuova occupazione per il territorio.
Chiosa ancora tutta politica del Sindaco: “In questo Documento di Piano ci sono numeri e fatti. Quindi, capisco il disco rotto del PD e di Progetto Magenta ma quando sono i numeri a parlare c’è poco da dire. Quanto ancora agli amici del PD debbo essere solidale con loro in questo momento. Sono in forte difficoltà a livello di comunicazione politica e non potrebbe che essere così.
Sono in mezzo al guado, quasi bipolari. Da un lato, sono attratti dalla politica nazionale fatta solo di NO del loro segretario Schlein, dall’altro lato, hanno delle uscite come quella del loro esponente Matteo Di Gregorio che chiede una serie di interventi, salvo poi quando vengono realizzati si ‘dimentica’ che per metterli a terra e realizzarli serve un’Amministrazione in carica e non un’opposizione…”
Ultimissima nota: “Il bilancio sarà approvato entro il prossimo 21 dicembre senza alcuna deroga. Anche qui la Minoranza se vuole lo può votare e può contribuire a vedere realizzate anche le sue istanze. Perchè sempre più spesso accade che plaudano a cose che poi fa questa Maggioranza. Se vogliamo (battuta finale col sorriso ndr) noi siamo inclusivi e possiamo sempre accogliere nuovi compagni di viaggio…”.