Da Cerro Maggiore a Cattolica Eraclea: la Storia Dimenticata di Vincenzo Mulè

Un'Inchiesta da Ragazzi insieme alla Cooperativa La Tela di Rescaldina con il concorso "Ricorda -Tela"

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Nel cuore di Rescaldina, provincia di Milano, la Cooperativa La Tela gestisce un’osteria sociale in un bene sottratto alla criminalità organizzata.

È qui che nasce il concorso “Ricorda-Tela”, un’iniziativa volta a coinvolgere i giovani delle scuole medie e superiori. L’obiettivo? Raccontare le storie di vittime di mafia che non avevano ancora compiuto diciotto anni al momento della loro uccisione.

Quasi per caso, i ragazzi della terza D delle scuole Dante Alighieri di Cerro Maggiore si imbattono in una storia poco conosciuta, quella di Vincenzo Mulè.

Sul sito “vivi.libera.it” di Libera, la sua vicenda è narrata con una semplicità disarmante: “Si trovava insieme a Domenico Francavilla e Mariano Virone, il 9 febbraio del 1981, giorno in cui morì in un agguato di Cosa Nostra.

L’obiettivo era Liborio Terrasi, ritenuto il capo mafia di Cattolica Eraclea, entrato in conflitto con il boss di Ribera Carmelo Colletti, poi anche lui assassinato. Le vittime, si trovavano su un trattore quando i killer entrarono in azione. Mulè, appena dodicenne, si trovò per caso in compagnia delle altre vittime, alle quali aveva chiesto un passaggio sul trattore per attraversare il fiume”.
Dalla lettura di questa breve cronaca all’innamoramento per la storia il passo è breve per gli studenti. Sarà l’età, la tragica casualità della sua morte, ma i ragazzi decidono: Vincenzo Mulè sarà il loro protagonista.

Le prime ricerche su Internet si rivelano subito infruttuose; la storia è quasi identica a quella di Libera, ma affiorano incongruenze sull’età di Vincenzo. L’unica certezza sono le modalità dell’agguato e la data della “strage dei platani”, come fu subito ribattezzata dai giornali locali.
Trasformatisi in veri e propri giornalisti-investigatori, gli studenti decidono la prima mossa: scrivere al Sindaco e chiamare il comune per verificare l’età della vittima.

Basta una telefonata per rendersi conto che la memoria di Vincenzo si è persa nel tempo. Tuttavia, gli uffici comunali si attivano prontamente e in breve tempo arriva il certificato di decesso del piccolo Vincenzo. Finalmente, un dato certo: nato il 23 luglio 1965 e morto il 9 febbraio 1981, aveva solo quindici anni.

La svolta decisiva nelle ricerche arriva dal contatto con Domenico Oliveri, giornalista di Cattolica Eraclea. Oliveri aveva già raccontato la storia di Vincenzo e conferma che la memoria collettiva si è affievolita. Lui stesso aveva tentato, senza successo, di far intitolare un luogo pubblico al ragazzo. È Domenico a fornire il numero del nipote di Vincenzo Mulè, al quale i professori inviano subito un messaggio dal loro cellulare.

Nel frattempo, ai ragazzi viene un’altra idea: cercare di capire chi fosse Vincenzo attraverso le sue pagelle. Una breve ricerca e subito parte una mail indirizzata alla professoressa Catanzaro, dirigente scolastica dell’Istituto Garibaldi: “Ci piacerebbe trovare qualche materiale che lo riguardi (pagelle, temi, esami di seconda e quinta elementare)”. La risposta non si fa attendere: il documento di valutazione della prima media rivela un ragazzo con qualche difficoltà scolastica, probabilmente più incline a correre per i campi che a studiare. Poco dopo, arriva anche la toccante risposta del nipote di Vincenzo, che invia documenti processuali riguardanti figure come Totò Riina e Giovanni Brusca, nomi che i ragazzi avevano incontrato solo nelle cronache e nei film.

Insieme ai documenti, un audio difficile ed emozionante del papà di Vincenzo racconta il giorno della morte del figlio.

Con tutto il materiale raccolto, la sfida è trasformare questi frammenti in una narrazione coerente.
Mettendo insieme i talenti del gruppo – chi bravo nel disegno, chi con una bella voce, chi abile nel raccontare storie – nasce la “Gazzetta di Cerro Maggiore”. Un giornale immaginario che narra la commovente vicenda di un quindicenne che, per puro caso, si trova a fare i conti con la mafia.

La “Gazzetta” vince il Concorso Ricorda-Tela, e a Cattolica Eraclea qualcosa finalmente si muove.
Il comune e la scuola, grazie anche all’amico Domenico Oliveri, decidono di intitolare l’aula magna dell’istituto proprio a quel Vincenzo che a scuola non era più potuto andare. E quale giorno migliore per questa intitolazione se non il suo compleanno, il 23 luglio 2025, giorno in cui avrebbe spento sessanta candeline?

All’intitolazione saranno presenti anche due degli insegnanti della scuola Dante Alighieri di Cerro Maggiore.

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