“Fino all’inizio degli anni 2000 il mercato NordAmericano ha rappresentato per le imprese italiane una grande opportunità di crescita. I prodotti italiani per la pulizia professionale, soprattutto le macchine, pesavano per oltre il 25% delle importazioni generali”, spiega Toni D’Andrea, amministratore delegato di ISSA PULIRE NETWORK e Direttore di ISSA per la regione EMEA.
Mentre continua il braccio di ferro, che nelle ultime settimane si è in parte ammorbidito, tra gli Stati Uniti e diversi Stati nel mondo, tra cui l’Unione Europea, le aziende stanno facendo i conti con costi inaspettati.
Eppure, qualcosa pare muoversi sul fronte europeo, con Bruxelles che nelle scorse settimane ha detto di voler aumentare le importazioni dagli Usa e l’immediato effetto positivo sui mercati, con le Borse europee tornate ai livelli pre dazi. D’Andrea continua l’excursus storico: “A cominciare dal 2005 la presenza italiana nel mercato NordAmericano ha cominciato a vacillare a beneficio di altri Paesi fornitori, primo tra tutti la Cina. Lo scenario attuale vede 5 Paesi esportatori in quel mercato con quote variabili tra il 10 e il 15%: Canada, Messico, Cina, Germania e Corea del Sud. L’Italia è scalata al settimo posto con il 4,11% nel 2024”.
Ma che peso hanno i dazi americani sul settore del cleaning professionale, nel quale sono attive molte importanti industrie italiane, tra cui molte lombarde e diverse anche quelle del territorio dell’Ovest Milano? “In questo comparto i dazi incidono, certamente, ma non in modo drammatico. Il problema interviene laddove alcune aziende italiane, e ce ne sono alcune, producano in Cina e vendano negli Stati Uniti. In quel caso i dazi potrebbero essere un grande problema”.
Mancano meno di due settimane e inizierà la XXVII^ edizione di ISSAPULIRE 2025. Che ruolo ha la fiera in questo momento economico? “La fiera ha il ruolo di mettere in comunicazione la domanda e l’offerta. Con un altro tasso di internazionalità, ISSA PULIRE nell’edizione 2023 ha raggiunto il 34% di visitatori stranieri. E un evento fieristico può rappresentare uno strumento molto efficace per estendere in altri mercati il proprio business”. In particolare, in questa edizione “abbiamo registrato un incremento pari all’86% di espositori stranieri: 119 contro i 64 dell’edizione precedente. Questi numeri fanno sperare in un’edizione di grande successo e in una straordinaria occasione di networking trasversale”.
Incontro tra domanda e offerta, ma anche confronto in fiera, grazie a momenti di approfondimento con gli esperti. Quali le possibili strategie per affrontare i dazi? “Non bisogna inventare nulla – sottolinea D’Andrea. – Le regole sono le stesse da molti anni: diversificare in mercati nuovi, emergenti. Quest’anno in fiera saranno presenti otto delegazioni ufficiali di buyers, coordinati da ITA/ICE provenienti da Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Ghana, Marocco, Nigeria, Mauritania, Sud Africa, una delegazione di imprese proveniente da Brasile, Argentina, Colombia e Cile”.
Per gli oltre duecento operatori partecipanti anche una conferma: “Investire maggiormente in Ricerca e Sviluppo. Le imprese italiane investono troppo poco in innovazione. Tra i finalisti del Premio “Prodotto dell’Anno” che verrà consegnato in fiera, infatti, su cinque prodotti selezionati soltanto uno è italiano”. La fiera è inoltre una piattaforma di relazioni, “la migliore possibile. Uno dei modi più efficaci per avere successo all’estero è quello di fare rete, costruire un network strategico, realizzare associazioni di scopo per affrontare insieme il mercato, per condividere gli investimenti, per realizzare economie di scala nell’ acquisto delle materie prime e dei servizi”.
Per lavoro Toni D’Andrea è spesso in giro per il mondo, dove “ho avuto modo di incontrare negli ultimi mesi molte imprese di servizi ed ho capito quanto il tema della formazione sia per loro una leva strategica. Le imprese di successo investono almeno il 2% del loro fatturato in formazione professionale, e questo per un’impresa che fattura 100 milioni di Euro, in Italia ce ne sono alcune decine, significa investire almeno 2 milioni di Euro in attività orientate alla qualificazione del personale. Siamo anche qui lontanissimi dai numeri necessari”.
E a ISSA PULIRE 2025, il più importante evento internazionale dedicato al cleaning professionale, dal 27 al 29 maggio 2025 a Fieramilano (Rho), che accoglierà i leader e gli innovatori del settore, si affronterà anche quest’ultimo aspetto.