Il dialogo resta difficile. Sulla questione dell’area relativa al recupero del polo Baraggia amministrazione comunale e Comitato nodiscarica continuano a parlare due lingue differenti. Da una parte la giunta che da tempo parla di operazione di recupero ambientale dell’area su cui un tempo sorgeva una discarica. Dall’altra parte il Comitato e alcuni cittadini che non si dicono affatto persuasi della spiegazione dell’amministrazione comunale e sono pronti a scendere sul sentiero di guerra per impedire il ritorno di un’area per lo smaltimento dei rifiuti. Sui social corrono forti voci di opposizione al progetto nel timore di vedersi riproporre una discarica sul territorio.
Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega cittadini precisano in un documento congiunto che però così non sarà: nessuna nuova discarica, solo un’operazione di recupero ambientale. “Da mesi – scrivono le tre forze politiche che sostengono la giunta del sindaco Giuseppina Berra – stiamo cercando di tenere i toni concilianti e rispettosi affinché arrivassero risposte alle eventuali domande sul ripristino ambientale del polo Baraggia e, soprattutto, per favorire il confronto. Purtroppo sino a oggi, sia nei momenti informali che durante le commissioni o i consigli comunali , gli esponenti del Comitato hanno utilizzato lo spazio come palcoscenico per fingere di chiedere o , peggio, per insultare e non permettere a chi fosse interessato di capire”.
Parole pesanti come macigni a cui ne seguono altre certo non più morbide. Le tre forze politiche parlano infatti di “scarsa sensibilità di chi, in un momento come quello attuale dove ogni giorno i telegiornali mostrano immagini di bombe, morti e feriti, dovrebbe riflettere prima di fomentare l’odio e radicalizzare le persone”. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega parlano di “mistificazione della realtà a fine denigratorio” e chiedono al responsabile del Comitato, Massimo Rodio, un “sussulto d’orgoglio” sostenendo che “si è espresso chiaramente contro il manifesto del Comitato e dichiarandosi a favore del riempimento del Polo Baraggia”. Le tre forze autrici del comunicato ricordano come Rodio “si sia addirittura espresso a favore del riempimento del polo Baraggia affermando che nulla ci sarebbe da obiettare se per il riempimento venissero utilizzati materiali di risulta derivanti dai cantieri”. La giunta e chi la sostiene spingono quindi per un supplemento di dialogo “con la concreta prospettiva che si giunga a una situazione condivisa da tutte le amministrazioni interessate dialogando con tutti e a vantaggio dell’interesse pubblico”. Ma è facile vaticinio che la vicenda avrà ancora altri capitoli infuocati da scrivere.
Cristiano Comelli