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Cerro Maggiore, ex Discarica Baraggia: posta la parola fine

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Da una parte l’accordo tombale, dall’altra il recupero ambientale. L’amministrazione comunale di Cerro Maggiore pone due punti fermi fondamentali sulla vicenda annosa della gestione della problematica dell’ex discarica nell’area Baraggia. Una vicenda di cui molto si è discusso in questi anni e con risvolti ambientali e giudiziari di rilievo.

CERRO MAGGIORE – “La problematica dell’ex discarica- spiega il sindaco Giuseppina Berra- fu la prima che dovetti superare, nel 2018, quando venni eletta sindaco di Cerro Maggiore. Fu il mio battesimo del fuoco ma , grazie alla squadra, alla nostras esperienza sulla vicenda, riuscimmo a impostare una strategia che si rivelò vincente”. Tutto parte dal 2009. L’amministrazione di allora decide di “dichiarare esaurito l’accordo di programma del 1999”. E questo, prosegue Berra , “non tenendo in considerazione che in quelle aree sarebbe rimasto un buco che qualcuno poteva riempire, magari con una nuova discarica”. La disamina della prima cittadina cerrese arriva così al 2018 quando “le tanto temute preoccupazioni si trasformano in realtà e viene presentato un nuovo progetto per riempire il buco con rifiuti speciali”.
Cerro teme di nuovo per la salubrità del suo ambiente. E decide di opporsi per via di carte bollate al progetto di creazione di una nuova discarica. Ne esce vittoriosa. “La vicenda si stabilizza- prosegue Berra nel suo viaggio di ricostruzione della vicenda – e grazie alla mediazione dei nostri legali si apre la possibilità di trovare un accordo tombale che ponga finalmente la parola fine sull’annosa vicenda della discarica di Cerro Maggiore”.

Il Sindaco di Cerro Maggiore Giuseppina Berra

E Berra sfodera un sorriso accompagnandolo ad una certezza: “mai più discarica”. L’accordo stabilisce punti precisi: “rinuncia per sempre all’apertura della discarica, ripristino ambientale dell’area depressa, realizzazione di un impianto fotovoltaico, di una rotatoria su via San Clemente con contributo compensativo al comune di 3.500.000 Euro , riqualificazione del buco in fossa come alternativa al progetto di ripristino ambientale”. Tutto questo porterà a Cerro molteplici benefici che Berra sintetizza a dovere: “grazie al progetto della rotatoria di via San Clemente- dice – metteremo in sicurezza la viabilità della zona industriale, riusciremo a rallentare di fatto il traffico veicolare sulla via San Clemente e potremo sgravare il traffico pesante di attraversamento che poteva derivare dall’ attuazione del progetto”.

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