Le zone montane, ma non solo: sono a rischio anche l’Oltrepò Pavese e la bassa padana.Sono 265 i comuni della Lombardia ad alto rischio di spopolamento: sono il 18% del totale, ai quali si aggiungono altri 255 comuni a rischio moderato (un altro 17%), per un totale del 35% dei comuni sul territorio lombardo che deve affrontare il problema.
I dati sono contenuti nello studio di Polis-Lombardia intitolato “Il rischio di spopolamento nei comuni lombardi”. Per valutare il rischio di spopolamento, gli indicatori considerati sono cinque: la densità abitativa, il tasso di crescita naturale, il tasso migratorio totale, l’indice di vecchiaia, la quota percentuale di popolazione in età attiva.I comuni ad alto rischio di spopolamento hanno una scarsa natalità unita alla ridotta attrattività migratoria e al progressivo invecchiamento della popolazione; dal 2002 a oggi, in questi 265 paesi la popolazione residente si è ridotta di quasi 11 punti percentuali.
È la provincia di Pavia a presentare la maggiore concentrazione di comuni ad alto rischio di spopolamento: sono 79, il 43% dei comuni della provincia.Il problema della provincia di Pavia?Sono la scarsa natalità e il progressivo invecchiamento di una popolazione già più anziana della media.Seguono la provincia di Cremona (31 comuni, il 27%) e da quelle di Mantova e Sondrio (con 16 e 19 comuni pari al 25% dei comuni dalle relative province): nel Cremonese e nel Mantovano, i comuni ad alto rischio di spospolamento presentano un segnale d’allarme per la scarsa capacità attrattiva.