Alex Baiocco, uno dei tre giovani fermati per avere teso un cavo di acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Il 24enne è accusato di blocco stradale per un episodio avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, quando insieme all’amico Michele Di Rosa, 18enne, e ad un terzo complice minorenne per il quale procede la Procura dei minori, ha legato un estremo del cavo alla pensilina di un autobus e l’altro a un palo della segnaletica verticale.
Un gesto che il gip, nel suo provvedimento, aveva definito “assurdo” e che ha fatto finire Baiocco in carcere e Di Rosa ai domiciliari, dove si trovano tuttora. Su richiesta del pm milanese Enrico Pavone, i giovani sono stati rinviati a giudizio con il rito immediato, quindi senza che venga celebrata l’udienza preliminare. Il gup milanese Sonia Mancini dovrà fissare nei prossimi giorni la data dell’udienza. A quanto si è saputo, anche il complice Di Rosa ha chiesto un rito alternativo e potrebbe patteggiare.