Castellanza. Paziente e chirurgo ortopedico corrono insieme alla LIUC Run

Una storia molto particolare con le vicende di due uomini che si sono incrociate oltre il momento della cura

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Un evento che sicuramente resterà nella memoria dei protagonisti di questa storia, tanto bella quanto insolita: Fabio Zerbinati, responsabile dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia in Humanitas Mater Domini e Giuliano Roncoroni, paziente che due anni prima si è sottoposto con lui ad un intervento di chirurgia protesica dell’anca, hanno corso insieme la LIUC Run, manifestazione sportiva che ha coinvolto la città di Castellanza in un clima di festa, all’insegna dello sport e della salute.

Per raccontare come le storie di questi due uomini si sono incrociate dobbiamo partire dall’inizio.

Giuliano Roncoroni e la sua passione per lo sport

Giuliano è sempre stato un grande appassionato di sport, in particolare della corsa. Ha partecipato 4 volte alla maratona di New York, l’ultima a 61 anni, concludendo la corsa più famosa del mondo in circa 4 ore.

Per Giuliano, innamorato dello sport, correre era un’attività emozionante che lo faceva stare bene, una vera e propria passione che ha coltivato fino a due anni fa, quando i dolori all’anca sinistra sono diventati insistenti, arrivando a zoppicare.

Per Giuliano consultare un ortopedico era diventato fondamentale per tornare alla sua quotidianità e alle sue passioni, ed è a questo punto che i nostri protagonisti si incontrano, in un percorso fatto sicuramente di difficoltà, ma anche di traguardi raggiunti, proprio come nella corsa.

L’intervento di protesi d’anca con sistema di navigazione computerizzato

L’intervento a cui si è sottoposto Giuliano è stato eseguito con una tecnica mininvasiva, con la guida di un sistema computerizzato che ha supportato il chirurgo ortopedico durante l’operazione. Grazie a un algoritmo di calcolo di cui è dotato il sistema computerizzato, lo specialista può avere dati oggettivi sulle dimensioni e sull’orientamento che le componenti protesiche devono rispettare per l’impianto, permettendo quindi un intervento personalizzato, in questo caso di Giuliano.

La tecnica mininvasiva, inoltre, consente di poter inserire la protesi attraverso un taglio di dimensioni ridotte rispetto alla tecnica tradizionale, con importanti vantaggi, tra cui maggior rispetto dell’anatomia del paziente, minor dolore post operatorio, rapido ritorno alle attività quotidiane.

Già il giorno seguente dell’operazione, infatti, il paziente cammina e può iniziare il percorso di riabilitazione.

Per conoscere la storia di Giuliano Roncoroni è possibile visitare il canale YouTube di Humanitas Mater Domini.

Una festa per l’intera città

Per Castellanza la LIUC Run è stata un’occasione per vivere una domenica di festa, a cui Humanitas Mater Domini ha partecipato in qualità di partner scientifico portando alla Soevis Arena l’équipe di Oftalmologia guidata da José Luis Vallejo, Responsabile dell’Unità Operativa e gli oculisti Myrta Lippera, Alessandro Pistone, Andrea Aretti e Domenico Tripepi. Ad aspettare i partecipanti allo stand di Humanitas Mater Domini, giochi interattivi per mettere alla prova la propria vista e tanti consigli utili alla salute degli occhi.

Non solo, presente anche un team composto da Martina Giuriola, infermiera nel Pronto Soccorso dell’ospedale, con gli studenti e le studentesse di Infermieristica in Humanitas University di Castellanza, Matilde Tosi, Rebecca Testa, Giulia Fani, Chiara Yaddehige, Gabriele La Gattuta ed Elisabetta Hoxha per la prova della pressione e della saturimetria. Allo stand, anche i volontari e le volontarie di Insieme con Humanitas, che hanno raccontato la loro esperienza quotidiana di volontariato in ospedale accanto ai pazienti.

A correre insieme ai partecipanti della LIUC Run anche la Squadra Humanitas composta da medici, infermieri e personale amministrativo, che si è unita ai runners con gioia e allegria per una giornata all’insegna del divertimento tra colleghi.

La musica entra in corsia

Una giornata ricca di iniziative quella di domenica 6 aprile, che non ha dimenticato i pazienti dell’ospedale. Humanitas Mater Domini, infatti, insieme agli artisti di Officine Buone, ha portato la musica all’interno dei reparti sia per coinvolgere i degenti nella giornata di festa, ma anche per donare un momento di spensieratezza e di allegria durante la loro permanenza in ospedale.

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