“Caso Ballarini Vismara”. Il Sindaco di nuovo all’attacco: “Che disgusto a gettar fango con gli esposti anonimi anche ex Consiglieri comunali”

Il Primo cittadino dopo aver incassato una vittoria completa in sede Corte d'Appello insieme alla Comandante della PL Lia Vismara ora continua a chiedere onestà, verità e giustizia. Lo fa con un post dove racconta gli ultimi sviluppi su chi ha cercato di calunniarlo

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“Ecco chi, secondo la Procura di Milano ha cercato di infangare, calunniare, minacciare me e il Comune di Corbetta. Con grande rammarico e amarezza, nonostante il sollievo provato nel sapere che la Giustizia sta facendo il suo corso, vi comunico che la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per alcuni dei responsabili delle ingiurie anonime scagliate contro di me e i dipendenti del Comune”.

Si apre così il lungo post vergato da Marco Ballarini sulla sua pagina Facebook. Il Sindaco di Corbetta in queste ultime settimane, legittimamente si sta prendendo le sue rivincite rispetto alla vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto insieme alla Comandante della PL Lia Vismara.

E’ dello scorso 9 maggio la vittoria a tutto tondo a Palazzo di Giustizia per il Sindaco. Ma adesso la Giustizia sta facendo il suo corso nei confronti di chi si è “macchiato di esposti anonimi falsi e ingiuriosi contenenti accuse infondate e inventate ad arte per distruggermi” scrive Ballarini.

Il dito stavolta è puntato contro il Movimento 5 Stelle. I (presunti) è giusto sottolinearlo colpevoli sarebbero l’ex Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle Maria Cecilia Cesati insieme all’attivista grillino Adelio Ernestino Trezzi e gli ex vigili infedeli Lina Narciso e Salvatore Furci (“già condannato in Appello per il complotto ordito contro di me e la Comandante della Polizia Locale Vismara”)

“Quest’oggi – informa Ballarini – la Procura di Milano ha chiesto ufficialmente il rinvio a giudizio di questi soggetti”. Il primo cittadino, in attesa che la Magistratura faccia le dovute verifiche, mette sul tavolo una serie di considerazioni difficilmente non condivisibili:

“Mi inquieta e mi dà ribrezzo è questa sottesa e viscida collaborazione tra dei pregiudicati e dei rappresentanti delle Istituzioni”.

In altre parole, per il Sindaco chi ricopre o ha ricoperto un incarico istituzionale, foss’anche di Minoranza, dovrebbe approcciarsi in tutt’altro modo al contraddittorio politico. Dove dovrebbero esserci ‘avversari’ e mai ‘nemici da abbattere’.

Da qui l’affondo contro il Movimento 5 Stelle: “Come funziona, siete per la trasparenza e la legalità solo a parole, ma nei fatti appoggiate questi metodi? Spero i 5 Stelle prendano le distanze da questi comportamenti deprecabili”.

In attesa della reazione dei Penstastellati corbettesi prosegue la ‘requisitoria’ di Ballarini. In chiosa l’ennesima difesa ai Sindaci che troppo spesso finiscono sulla graticola: “In Italia ogni 28 ore un Sindaco o un Amministratore locale viene minacciato, intimidito, calunniato. E’ ora di dire basta”.

E onestamente noi che siamo dichiaratamente garantisti non possiamo che apprezzare questa parte dello sfogo (magari un po’ scomposto questo in parte sì) del Primo cittadino. Ma quando si subisce per così tanto tempo e la Corte d’Appello appura che “il fatto non sussiste”….allora certe reazioni suonano come più che mai umane e comprensibili.

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