Calcio, Serie D. Magenta nell’abisso

Arriva la terza sconfitta consecutiva. Beffati al Plodari al 92 esimo dal Vigasio. Squadra rassegnata e che non lotta. Serve una scossa.

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Neanche San Biagio ha fatto la grazia. Nonostante il grande supporto del tifo casalingo del Gruppo Storico, e nonostante le tantissime motivazioni che stavano dietro a questa partita, siamo qui a commentare mestamente l’ennesima sconfitta del Magenta.

Adesso la situazione è davvero compromessa. Dopo le ultime due sconfitte con Crema e Club Milano in cui si era pensato di aver toccato il fondo, oggi, per le Aquile c’era un solo risultato: la vittoria.

Solo così il Magenta inchiodato a 23 punti nelle sabbie mobili della retrocessione, avrebbe potuto sperare di riagganciare la zona Play Out. Perchè i veronesi del Vigasio erano a 27 punti e il Magenta con una vittoria avrebbe potuto rifarsi sotto.

Purtroppo, è andato in scena un film già visto troppe volte. Il Magenta ci prova con le sue forze, poi, il gioco davvero brutto, raffazzonato e pieno di imprecisioni ha il sopravvento. Anche a livello di energie mentali.

Perché è inspiegabile che una squadra che dovrebbe giocare col coltello tra i denti gli ultimi 10 minuti molli completamente e sul terreno amico lasci l’iniziativa al Vigasio.

E’ andata così anche oggi così come con il Club Milano, il Magenta mercoledì si era fatto ribaltare a Pero. Oggi però la sconfitta è gravissima.
Nella prima frazione il Magenta è andato in gol ma in fuorigioco con l’ultimo arrivato, il figlio del portierone di Viola e Inter Francesco Toldo presente in tribuna.

Andrea Toldo è appena arrivato infatti dalla Pro Sesto dove faceva panchina per rinforzare l’attacco del Magenta. Debutto volenteroso ma senza squilli. Dopo poco più di un’ora di campo è andato sotto la doccia.

Nel secondo tempo, il Vigasio si è fatto sotto e dopo 5 minuti ha avuto la grande occasione col calcio di rigore sprecato da Moras. Grande parata di Salvato che ha letteralmente salvato il Magenta.

Poteva essere il segnale che la gara avrebbe potuto cambiare. Ma invece no.

La partita si è trascinata avanti stancamente e con un gioco modesto fino all’8o esimo circa. In realtà anche il Vigasio sino a quel momento non aveva mostrato granché.

Poi il crollo forse, diciamo noi, anche psicologico, che abbiamo già visto tante volte. Appena l’avversario accelera e ci mette un po’ più di convinzione il Magenta soccombe. E così è arrivata l’azione personale di Moras al 92 esimo (che ci ha ricordato molto il gol subito sempre in solitaria siglato dal Crema al Plodari l’altra settimana…) che ha condannato il Magenta.

Botta durissima. Ci sarebbero stati ancora 3 minuti di recupero da giocare, ma non si è vista alcuna reazione se non la palla lunga. D’altronde, non abbiamo visto un’azione degna di tal nome in tutti i secondi 45 di gioco, difficile, se non impossibile pretendere il miracolo.

Ora il Magenta è al terz’ultimo posto a 23 punti superato anche dal Fanfulla a 24. Dietro ci sono solo il Ciliverghe a 20 e l’Arconatese a 18.

L’ultima chiamata arriverà proprio sul campo del Ciliverghe.

F.V.

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