Calcio Serie D. Ecco le avversarie del Magenta

I gialloblù giocheranno nel Girone B contro formazioni di rango come il Chievo Verona di Sergio Pellissier, la Pro Sesto e il Fanfulla. Derby con l'Arconatese

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Mentre domani pomeriggio alle 18 i Gialloblù freschi di promozione in Serie D, allenati ancora da Mister Lorenzi, scenderanno in campo a Parabiago contro la Vogherese per una amichevole di peso in preparazione alla nuova stagione, oggi sono stati ufficializzati il Girone e gli avversari delle Aquile dopo la storica promozione.

Il Magenta del paron Cerri, che sta allestendo una buona squadra per cercare di giocare la D non certo da turisti, si troverà di fronte avversari di rango. Alcuni di questi evocano una certa suggestione.

Uno su tutti il Chievo Verona autentico fenomeno del calcio italiano di inizio anni 2000 che è arrivato – Chievo è un sobborgo di Verona di qualche migliaio di abitanti – fino alla serie A dove ha giocato per ben 17 anni nella massima serie affrontando e battendo anche le grandi.

Una squadra che è diventata il simbolo del calcio di provincia in paradiso e che però dopo la discesa in B è arrivata fino al fallimento. Il club è stato rifondato come Chievo 2021 grazie a quello che è stato il suo giocatore simbolo Sergio Pellissier che con la formazione clivense ha siglato la bellezza di 112 goal nella massima serie.

Ebbene, il nostro Magenta andrà a giocarsela contro una squadra che ha calcato i campi della serie A e che ha come stadio il Bentegodi, casa anche dell’Hellas Verona, ma soprattutto uno degli stadi dei Mondiali di Italia ’90, tanto per aggiungere altra suggestione ….. se già questa non bastasse.

Ovviamente, non vogliamo certo che la favola del Magenta Calcio 1945 s’interrompa qui. E quindi ci sarà poco tempo per sognare ma si dovranno tenere gli occhi ben aperti.

Anche se ripetiamo i palcoscenici sono di quelli che contano eccome.

Pensiamo alla Pro Sesto sempre ai vertici vicina alla serie B per anni, da cui sono passati moltissimi giocatori che hanno fatto il grande salto, ma anche lo stesso Fanfulla dove ha giocato a lungo un certo Corrado Verdelli libero dell’Inter dei record di Trapattoni…..e anche questa squadra fucina di molti talenti. Il Crema, così come le esperte bresciane Palazzolo e Ospitaletto che hanno molta confidenza anche con i campionati di serie C.

Il Magenta dovrà salire fino a Sondrio così come dovrà vedersela nel derby dell’est Ticino con l’Arconatese. Insomma, tantissimi stimoli e anche tanto entusiasmo perché il Magenta in Serie D è una grande metafora non solo calcistica del rilancio a tutto tondo che deve e può avere il Magentino.

Il calcio anche se non siamo ai livelli della A -e qui fortunatamente la passione è ancora il primo elemento che muove tutto – può essere un volano prezioso per tutta la città e per la sua immagine.

Avere ogni due settimane tifosi che arriveranno da ogni parte della Lombardia e non solo, alcune compagini con al seguito uno zoccolo duro importante di supporters, se da un lato, significa necessità di gestire al meglio le situazioni anche di ordine pubblico, dall’altra, anche possibilità per Magenta di mettersi in vetrina.

Sappiamo che il Presidente Cerri ce la sta mettendo tutta per tenere il Magenta ai massimi livelli così come l’Amministrazione col il suo primo cittadino Luca Del Gobbo, che è anche il primo tifoso dei gialloblù, sono fianco a fianco alle Aquile.

Quindi a questo punto come direbbe un famoso mister di serie A “pancia a terra e pedalare” per tenere il Magenta in alto.

Perché come sempre dietro ad una partita di calcio non ci sono solo novanta minuti sul campo. In gioco c’è onore e prestigio per una città intera. Oggi Magenta ha una grande occasione non sprechiamola. La Serie D ha un valore che va ben oltre l’aspetto sportivo.

F.V.

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