Busto Arsizio, in 5mila per il premier albanese Edi Rama

Battute su Bossi e la sua canottiera. 'Venne a comprare la laurea del figlio. Meloni nostra amica'

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Oltre 5mila persone sugli spalti dell’E-work Arena di Busto Arsizio, e quasi altri 3mila fuori dal palazzetto, per acclamare ieri il premier albanese Edi Rama, venuto a celebrare la diaspora albanese in una tappa di un tour europeo dedicato a promuovere la cultura albanese e gli investimenti nella terra dell’Aquila.

“Ci voleva lo stadio di San Siro”, rivela sul palco l’organizzatore dell’evento, Ylli Ujka, imprenditore arrivato a cercare fortuna e sbarcato con le navi nel ’91 in Puglia, che oggi vive a Gallarate (Varese).

Il premier Edi Rama, dopo il suo ingresso fa uno “speech” motivazionale basato sull’orgoglio nazionale. Non senza ricordare i pregiudizi che il suo popolo migrante ha dovuto subire in Italia. “È stato un albanese” ripete più volte, in italiano, per rammentare come i suoi compatrioti sono stati spesso presi di mira dal razzismo, anche sui media: Rama cita anche la figura di Umberto Bossi, che “con quella canottiera sembrava uscito dai film comici” e che “è venuto in Albania a comprare la laurea del figlio”.

Ma poi sottolinea anche come i governi italiani si siano “presi cura dell’Albania come nessun altro” e Rama fa riferimento alla premier italiana Giorgia Meloni, “nostra amica”, mentre pensando alla prospettiva di un approdo nell’Unione Europea usa parole molto chiare: l’obiettivo è “far sì che l’Europa cominci finalmente a comprendere che occorre riunificarla prima attraverso i ponti della democrazia, e non espandersi a passo di tartaruga attraverso i canali della burocrazia”.

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