Un’altra vittima tra le fila di chi lavora o vive quotidianamente la campagna. A Cortenuova, nel Bergamasco, un uomo di 79 anni ha perso la vita in un incidente stradale. Alla guida del suo trattore, l’anziano si è scontrato con una autovettura ed è stato sbalzato dal mezzo, cadendo a due metri dal ciglio della strada. I soccorsi del 118 sono intervenuti tempestivamente con ambulanza e automedica, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Ferito, in modo non grave, il conducente dell’auto. Le cause dello schianto sono ancora in fase di accertamento.
Federacma – la Federazione Confcommercio delle associazioni dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – esprime cordoglio per la scomparsa dell’uomo e torna a chiedere con forza l’attuazione della revisione obbligatoria per i mezzi agricoli, prevista dalla legge ma mai resa operativa.
“Anche in questo caso – dichiara il presidente di Federacma, Andrea Borio – il protagonista è un trattore. Che sia in un campo o su strada, un mezzo agricolo deve essere sicuro. Ma senza revisione, senza controlli, senza dispositivi di protezione, diventa un pericolo anche nel quotidiano. E oggi piangiamo un’altra vita persa”.
Secondo i dati INAIL, più di 100 persone muoiono ogni anno in Italia in incidenti con trattori, e la sicurezza dei mezzi – freni, stabilità, protezioni – fa la differenza tra la vita e la morte. Rollbar, cinture, freni funzionanti e dispositivi di ritenuta sono troppo spesso assenti, soprattutto nei mezzi più datati.
“La legge sulla revisione tecnica dei mezzi agricoli è ferma dal 2015 – prosegue Borio –. Manca il decreto attuativo, non ci sono centri accreditati né controlli effettivi. Lo Stato deve intervenire. Il prezzo di questa inerzia si conta in vite umane”.
Federacma rinnova la disponibilità a collaborare per sbloccare l’iter e garantire un sistema di controlli accessibile, capillare ed efficace, grazie alla propria rete di strutture e tecnici qualificati.
“Non ci abituiamo a questi incidenti – conclude Borio –. Ogni trattore non revisionato è una possibile trappola mortale. Serve una cultura della prevenzione e la volontà politica di applicare le regole. Perché ogni vittima è una ferita per l’intero Paese”.