Arresti domiciliari per un OSS di una RSA di Parabiago: accuse di maltrattamenti e violenza sessuale

L’indagine partita dalla denuncia dei familiari di un’anziana ospite.

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Nella mattinata del 23 dicembre i carabinieri della Compagnia di Legnano hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 46 anni, di origini peruviane e residente a Parabiago. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio nell’ambito di un’indagine per presunti maltrattamenti e violenza sessuale ai danni di alcuni ospiti di una RSA della cittadina dell’Alto Milanese. L’inchiesta, condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Legnano e coordinata dalla Procura bustocca, ha preso avvio da una denuncia presentata lo scorso ottobre dai familiari di un’anziana ospite della struttura. I parenti avevano segnalato la presenza di segni sospetti sul corpo della donna, un’82enne completamente non autosufficiente, ritenuti compatibili con possibili episodi di violenza fisica avvenuti nel corso dei mesi precedenti.

A seguito delle prime verifiche, gli investigatori hanno avviato un’attività investigativa più approfondita, che ha incluso anche accertamenti tecnici all’interno della struttura sanitaria. Gli esiti delle indagini avrebbero fatto emergere un quadro di particolare gravità, con elementi indiziari significativi a carico di un operatore socio sanitario dipendente della RSA. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo si sarebbe reso responsabile in più occasioni di condotte riconducibili a maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti di due ospiti della struttura. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti prevalentemente in momenti in cui l’indagato si trovava da solo con le persone offese, approfittando della loro totale incapacità di autodeterminarsi.

Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura per accertare eventuali ulteriori responsabilità e tutelare le vittime coinvolte.

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