È stato arrestato nei pressi di Barcellona Saida Mohamed Lamine, noto al grande pubblico con il nome d’arte Simba La Rue. Il giovane trapper era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalle autorità italiane: deve scontare una pena complessiva di 7 anni, 3 mesi e 17 giorni.
L’arresto è avvenuto grazie a un’operazione congiunta tra il 22º Gruppo criminalità organizzata dell’Udyco (Unidad de Droga y Crimen Organizado) spagnola e il Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, con il supporto della Compagnia Milano Duomo e il coordinamento del sostituto procuratore generale della Repubblica Giuseppe De Benedetto.
Le accuse a carico di Simba La Rue sono pesanti e comprendono rissa, rapina a mano armata in concorso, lesioni personali aggravate dall’uso di armi, nonché detenzione e porto illegale di armi. Il provvedimento giunge al termine di un’attività investigativa condotta sia in Italia che all’estero, finalizzata alla localizzazione e alla cattura dell’artista, spesso finito al centro delle cronache per fatti di violenza legati al mondo delle gang giovanili.
L’arresto in Spagna rappresenta un nuovo capitolo nella complessa vicenda giudiziaria del trapper, che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica non solo per la sua musica, ma anche per episodi controversi e violenti.
Ora, per Simba La Rue si aprono le porte del carcere. Le autorità italiane avvieranno le procedure per l’estradizione.
