Emergenza vera e propria non la si può chiamare ma è comunque un fenomeno da non sottovalutare. Il sindaco di Arluno Alfio Colombo ha deciso che, dopo una serie di danneggiamenti a beni di proprietà comunale e quindi destinati a tutta la collettività, la misura fosse colma. E per questo ha deciso di sporgere denuncia ai Carabinieri attraverso gli uffici comunali. “Spiace vedere spesso atti contro il patrimonio pubblico – è la sua condanna espressa in una nota – forse motivati da stupidità, forse da semplice maleducazione, forse anche dal desiderio di fare raggiungere a questi gesti qualche giorno di notorietà”.
Colombo è ritornato sul tema dei botti di capodanno che, in ogni realtà e quindi anche sul territorio arlunese, suscitano controversie e valutazioni difformi.” Come Arluno – spiega – anche Corbetta e Bareggio hanno tenuto lo stesso atteggiamento, rispettando le sentenze del Tar, se la vendita dei botti è legale è lecito il loro utilizzo, altri comuni hanno deciso di procedere con ordinanze che, alla prova dei fatti, sarebbero risultate illegittime, se i botti sono certificati non si può essere multati, ancora di più faccio notare come fuochi d’artificio e petardi sono stati utilizzati ovunque, anche in presenza di ordinanze che li dovevano impedire, quindi è impossibile fare rispettare quest’ipotetico divieto, non ci sono abbastanza vigili in qualunque comune per controllare tutti contemporaneamente e nemmeno i fondi per pagare gli straordinari notturni”. In presenza di leggi che li autorizzano, quindi, il limite sembra risiedere, come di consueto e come per tutto, nella capacità di usare il buon senso.