ANNALISA: VOCE LIBERA E TRASGRESSIVA, di Monica Mazzei
La chiave del successo straordinario della cantante, non è solo essersi reinterpretata in modo completo tra danze, coreografie e look sfolgoranti ed una voce di tutto rispetto; ma la disinvoltura con la quale è diventata simbolo di totale libertà amorosa.
Ricorda altre icone, che hanno cavalcato questa libertà con brani nei quali cavalli di battaglia come “Da Trieste in giù”, restano longevi a tutt’oggi. Il cavallo di battaglia della nuova starlet del panorama internazionale, invece è indubbiamente “Mon Amour”, che ricalca in modo ancora più esplicito una direzione variabile ed imprevedibile. Non so cosa vi troviate di strano: molti nomi della musica hanno raggiunto l’Olimpo facendo come lei; ossia, comunicando un messaggio che ha già a partire dai balletti, mette in scena sul palco un’energica e vitale espressione “promiscua”. Tuttavia, non scade mai nel volgare o nell’esagerazione, ma permane in lei qualcosa di adolescenziale e di leggero. Non si percepiscono per ora riflessioni calcificate nella pesantezza: mescola la gioiosa spensieratezza degli incontri giovanili, ad un giocoso amoreggiare, con poche sfumature di sentimentalismo; pur non mancando del tutto. Cavalca un’onda, Annalisa, non vi è dubbio.
Le vendite eccezionali confermano che il suo stile di respiro internazionale è vincente.
A Bellinzona ha portato i suoi trionfi tormentoni, che ormai conosciamo tutti a memoria.
Annalisa rappresenta il punto di congiunzione tra il passato ed il futuro, riportando in vita durante il live, il mito della fantascienza, tra richiami a robot semi viventi ed intelligenza artificiale.
Ok: questo aspetto, chi mi segue lo sa, non l’amo affatto; ma immagino che per lei ed il suo entourage rappresenti solo puro gioco.
Sul prato nella corte di Castelgrande è accorsa una fitta folla del tutto incurante del tempo (che per fortuna poi ha regalato una tregua stellata), ma non pensate che fossero tutti adolescenti e giovani.
Tutt’altro: cantava in coro l’uomo di mezza età come il gruppo di diciassettenni, la madre ed il padre maturo con i figli in età scolare.
Mette d’accordo tutti, Annalisa?
Per ora è ancora presto per dirlo.
La voce è potente e l’abbiamo sentita esplodere soprattutto nell’esecuzione di cover famose, come “Sweet Dreams” degli Eurythmics.
Oggi è il trend più trascinante e desiderato; soprattutto su palchi più performanti, nei quali, grazie ad un allenamento acrobatico, è capace di calarsi dall’alto, tenendosi con una fune.
Teniamola d’occhio… Pare sia ormai una delle donne più “potenti” del panorama musicale.
A cura di Monica Mazzei, foto di Aida Mazzei.