Alle 17 di oggi, su Cine34, lo splendido Sorpasso di Dino Risi

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Cine 34 17:12 → 19:15 (123 min)
FILM – DRAMMA, COMMEDIA
IL SORPASSO
Bruno Cortona estroverso e superficiale quarantenne, incontra casualmente, nella Roma spopolata di Ferragosto, lo studente universitario Roberto Mariani, timido e studioso, e lo convince ad unirsi a lui per una scorribanda automobilistica. Sono due temperamenti diversissimi, e il giovane prova per il suo occasionale compagno un misto di repulsione e di attrazione

Uno degli autentici capolavori del cinema e della commedia italiana, con un Vittorio Gassman incontenibile e un altrettanto bravo Jean Louis Trintigrant.

Da Fuori Orario-Cose mai viste: È un’opera oscura, macabra, cadaverica, in cui la visione di morte è accompagnata dalle canzonette di Edoardo Vianello.

Si respira il presagio nefasto nella desolazione della stanza dello studente di Trintignant, nei dialoghi tra Bruno e lui in auto, progetti fumosi per il futuro, nel cimitero in cui seguono le due misteriose donne tedesche che passeggiano tra le tombe con aria catatonica.

Ci sono dei minimi tocchi della sceneggiatura, dei non detti, che la raffinano enormemente, cito alcuni esempi: 1). lo studente senza nome porta Bruno a casa dei suoi genitori, lì incontrano un vecchio giardiniere omosessuale soprannominato Occhio Fino, Bruno-Gassman spiega a Trintignant che quello era un modo per sottolinearne in paese l’omosessualità (Occhio Fino – Finocchio), questo è parte di un processo di rivalutazione di quanto al ragazzo pareva di conoscere da sempre operata dalla presenza assurda di Bruno, una sorta di angelo sterminatore inconsapevole. 2). L’incontro tra Trintigrant e la ragazza alla stazione, che guarda il cielo e dice di star aspettando che il fratello la venga a prendere. 3). Il monologo interiore di Trintigrant rimasto chiuso nel bagno dell’autogrill al principio del viaggio, l’incapacità attonita di agire mentre fuori si accalcano avventori ed un onorevole dai modi malavitosi. 4.) L’arrivo a casa di Bruno e la narrazione della sua situazione famigliare.
Che film. Un colosso.

«A Robe’, che te frega delle tristezze. Lo sai qual è l’età più bella? Te lo dico io qual è. È quella che uno c’ha giorno per giorno. Fino a quando schiatta, si capisce…»
Bruno Cortona – Il sorpasso

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