Addio a Sandra Trezzi, la catechista di quei mitici anni Ottanta. Il saluto di Paolo Razzano

Un brutto male l'ha strappata alla vita troppo giovane. Per chi è nato tra gli anni settanta e gli anni ottanta e ha frequentato oratorio e parrocchia impossibile non conoscerla. La nostra vicinanza alla famiglia. Ha concorso alla crescita di intere generazioni.

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“Alessandra Trezzi non dimenticherò mai il tuo modo di camminare, durante quei minuti passati spesso insieme, per tornare a casa dopo la Messa.

Con la schiena curva e un po’ ondeggiante, la falcata lunga, dovuta alla tua altezza.
Era l’unica cosa “arrogante” di te. Per il resto avevi sempre la capacità di chiedere e domandare con umiltà. Non ti piaceva apparire, ma eri sempre presente. Non volevi essere protagonista, ma eri a conoscenza di tutto. Sapevi spronare, con una gentile durezza, a fare sempre bene il proprio dovere.
Ci mancherai, mancherà alla nostra comunità la “Sandra”, ma sono certo che ora stai camminando in posti bellissimi, con le tue lunghe gambe…”.

Bello, sincero e profondo il pensiero che Paolo Razzano ha dedicato ad Alessandra per tutti ‘Sandra’ Trezzi scomparsa in queste ore.

La notizia ci è arrivata come un pugno nello stomaco perché ci ricorda che il tempo passa inesorabilmente e anche quelle figure, meglio dire quei “flash back”, della tua infanzia spensierata poco alla volta se ne vanno.

Nel caso di ‘Sandra’ un addio doloroso, perché legato a quei ‘brutti mali’ che ti strappano alla vita troppo presto. Provi a lottare, nel caso di ‘Sandra’, abbiamo saputo che era da Pasqua che era venuta a conoscenza della battaglia che avrebbe dovuto condurre, il cui esito spesso è infausto.

Senz’altro Lei l’avrà combattuta con accanto il Signore, la sua profonda fede in Dio, l’attenzione per gli altri, quell’umanità e quel ‘darsi agli altri’ attraverso quella sua attività oratoriana ed educativa, probabilmente, l’avranno aiutata nelle ore più buie e difficili.

Come l’amico Paolo, ha voluto ricordarla con quel bel pensiero postato sui social e che con il quale abbiamo voluto aprire questo mesto articolo, anche noi abbiamo un’immagine che è lì scolpita nella memoria e che vi rimarrà nel tempo.

La Santa Messa delle 10,00 nella Basilica di San Martino, noi bambini del catechismo e Sandra che spesso accompagnava la Messa con la sua immancabile chitarra con cui sapeva rallegrare gli animi e rendere quel momento ancor più festoso. Scena che spesso si ripeteva durante le attività pomeridiane in Oratorio.

Ricordi che ti tieni stretto perché oltre che legati alla fanciullezza sono un antidoto, o perlomeno uno ci prova ad adoperarlo in tal senso, all’incedere del tempo.

Chissà quanti ricordi, chissà quanti aneddoti i ragazzi della generazione anni ’70/’80 – chi non l’ha vissuta non potrà mai capire cosa siano stati quegli anni … – di Magenta legati alla ‘Sandra’.

Questa mattina, in cui scriviamo queste righe è buia e grigia. L’autunno fa cadere le foglie dagli alberi. Nel caso di ‘Sandra’ la sua non è caduta, ma è volata in Paradiso.

Condoglianze sincere alla famiglia.

I funerali si terranno lunedì mattina 30 ottobre nella Parrocchiale della Sacra Famiglia

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