Il capogruppo di RIcominciamo insieme: ‘Agli abbiatensi interessa raggiungere in fretta Milano non la Lomellina’. Peccato che quando era sindaco di Albaraite abbia contribuito non poco all’affossamento del progetto originale della superstrada…
ALBAIRATE – «La storia del Progetto Anas della superstrada è lunga e complessa. L’impressione è che la maggioranza Nai che guida il Comune non conosca l’argomento e che non stia facendo gli interessi dei cittadini di Abbiategrasso, nonostante la presenza in giunta di personaggi politici con esperienza».
È quanto afferma Luigi Alberto Tarantola della lista civica RIcominciamo Insieme, in merito alle notizie riportate dagli organi di stampa dopo la riunione sul progetto della nuova tangenziale Vigevano – Abbiategrasso – Magenta, che si è svolta lo scorso 27 luglio a Roma, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e le relative comunicazioni fatte in consiglio comunale dal sindaco Cesare Nai.
«A Roma il Comune di Abbiategrasso ha, comunque, espresso il parere favorevole al progetto presentato, nonostante adesso escluda la prosecuzione del raddoppio della Milano – Baggio, strada questa utilizzata quotidianamente dalla maggioranza degli abbiatensi che si recano a Milano per lavoro o per studio. – rileva il capogruppo della lista civica – L’obiettivo dei progettisti è di realizzare un collegamento veloce tra Vigevano, la Lomellina e l’aeroporto di Malpensa, destinazioni che interessano poco ai nostri cittadini. Ecco perché l’Amministrazione comunale di Abbiategrasso si dovrebbe preoccupare in via prioritaria di migliorare la viabilità nella propria area in sinergia con i Comuni limitrofi, nonché l’accessibilità alla grande metropoli milanese. Inoltre, la maggioranza, forse, non ha compreso che con questo progetto il problema del traffico sarà solamente spostato di qualche chilometro e che i cittadini di Abbiategrasso resteranno di nuovo bloccati in coda all’altezza di Albairate, dove l’innesto della tangenziale formerà un imbuto».
«La lista civica RIcominciamo Insieme attende di poter visionare la documentazione che è stata presentata a Roma, per poi fare le proprie valutazioni e informare in maniera adeguata i cittadini con il supporto di esperti. – conclude Tarantola – Vigileremo sul progetto, affinché, soprattutto, in questi tempi di crisi, non vengano sprecati suolo e risorse economiche realizzando un’opera stradale che, così come concepita, non risolvere i problemi della viabilità locale per gli abbiatensi. Per noi l’alternativa possibile, a basso impatto ambientale ed economicamente sostenibile, è una seria riqualificazione delle arterie stradali esistenti, come il tratto a doppia corsia che è stato realizzato tra Cusago e Milano Baggio».
IL NOSTRO COMMENTO: SDOPPIAMENTO DI PERSONALITA’ ?
“Ha ragione l’ex Sindaco di Albairate per due mandati amministrativi di fila (2004/2014) Luigi Tarantola a sostenere che agli Abbiatensi interessa arrivare a Milano in fretta e non raggiungere la Lomellina. Peccato che quando lui era primo cittadino di Albairate, non ci risulta si sia stracciato le vesti nel contrastare l’opera dei Comitati No Tangenziale e quella dell’ex primo cittadino di Cassinetta, Domenico Finiguerra, che oggi siede, a sua volta, nel Consiglio comunale di Bià.
Risultato il progetto iniziale, che correttamente prevedeva un collegamento veloce con Milano andando così a liberare la Milano Baggio, ormai satura, è stato stralciato proprio in quella parte. Oggi i soldi sul piatto sono molti di meno: 220 milioni di euro contro i 400 e rotti che c’erano all’epoca.
Forse, la storia sarebbe più corretto raccontarla tutta, così da farne una sua più puntuale cronistoria. Tarantola, all’epoca, ancorchè legittimamente, secondo il suo punto di vista, ritenne di fare l’interesse del suo territorio, ostacolando il progetto ANAS ritenuto troppo impattante. Benissimo, posizione legittima, lo ribadiamo. Però un po’ di coerenza, non guasterebbe e soprattutto sarebbe opportuno ricordarlo.
E’ perlomeno curioso, allora, che adesso Tarantola critichi un progetto, certamente monco – questo lo riconosciamo anche noi ma ‘piuttosto che niente…’ o per noi che amiamo il dialetto ‘piutost che nient l’è mei piutost…’ – omettendo di ricordare che tra i responsabili di questo estenuante tira e molla che va avanti dal 2003…c’è anche lui.
A meno che il nostro soffra di ‘sdoppiamento di personalità’ e adesso che ha indossato la maglietta di consigliere di minoranza in quel di Bià, non riconosca più il suo passato da Sindaco…Mistero.
F.V.