Il deficit agricolo fa paura
EST TICINO – Per via della mancanza d’acqua, che a non molte settimane dall’avvio della stagione irrigua sta già impensierendo il mondo agricolo e non solo, si fanno previsioni sulle semine a fronte del tentativo di pianificare cicli di colture meno idroesigenti.
Perdurando l’attuale situazione di deficit idrico, si stima che quest’anno verranno coltivati circa 8.000 ettari di riso in meno.
Molti agricoltori hanno infatti optato per colture invernali tipo l’orzo, anche se meno redditizie in confronto al riso, nell’incertezza della situazione che rende difficoltosa ogni tipo di programmazione.
Il Consorzio ha allo studio opere infrastrutturali che possano permettere nel prossimo futuro di invasare più acqua possibile nei Navigli, agevolando l’attingimento idrico da parte delle bocche più alte.
Di siccità si è parlato nel corso di un servizio trasmesso dal TGLA7 nell’edizione delle 13.30 di sabato 18 febbraio, che ha raccolto la testimonianza dei risicoltori.
Dando così voce anche al Consorzio con l’intervista a Marco Galli, tecnico della Macroarea Sud.