Il più grande mercato del mondo, senza confini né dogane, in un crocevia di culture e tradizioni, ha aperto oggi la sua trentesima edizione. Una vetrina internazionale dedicata alle arti e ai mestieri, con 2.800 espositori provenienti da 90 Paesi dei 5 continenti, distribuiti su 9 padiglioni a Fiera Milano Rho, già presi d’assalto da una
folla di visitatori.
“Qui c’è tutto il mondo di culture e fedi diverse, con un grande rispetto l’uno dall’altro – ha detto Antonio Intiglietta presidente di Ge.Fi, che organizza
Artigiano in Fiera -. Perché quando la gente mette al centro l’umanità nulla divide, perché l’umanità ha un cuore unico, unbdesiderio unico, di pace, di pacificazione e di valorizzazione dell’altro”.
Per 9 giorni, fino al 14 dicembre, i visitatori potranno
toccare con mano (e gustare grazie alla presenza di oltre 30
ristoranti) la diversità e l’unicità dei prodotti artigianali di
ogni provenienza. Dall’Africa sono arrivate le ceramiche della
Cabilia dall’Algeria, gli oggetti nei colori tipici della
tradizione dalla Tunisia, la cosmesi naturale e bio dal Marocco,
l’abbigliamento, ceramiche e gioielli dalle cinque imprese
etiopi al loro esordio in fiera. Il Nepal ha portato campane
tibetane. Tra le novità, la Giordania partecipa con Micro Fund
for Women Company, che supporta e valorizza le donne artigiane
di Amman.
L’Italia è presente con tutte le regioni e numerosi consorzi
(torna ad esempio dopo 20 anni quello di Agrigento). La Calabria
occupa quasi un intero padiglione. Lo spazio della Lombardia,
come ha sottolineato all’inaugurazione il governatore Attilio
Fontana, non poteva che ricordare lo spirito dei prossimi Giochi
invernali, con l’esposizione, tra l’altro, di alcune torce
olimpiche. La Sicilia, la cui offerta parte dalle rinomate
ceramiche di Caltagirone e dalle lavorazioni in pietra lavica,
fino ai dolci e pistacchi, è stata invece scelta per il taglio
del nastro.
Presenti, oltre a Intiglietta e Fontana, Edmondo Tamajo,
assessore alle Attività Produttive della Regione Sicilia,
l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, l’assessora
milanese allo Sviluppo economico Alessia Cappello, il presidente
di Fondazione Fiera Milano Giovanni Bozzetti e Carlo Bonomi,
presidente Fiera Milano Spa.
Tema centrale dell’edizione numero 30, la persona intesa sia
come l’artigiano, ciascuno con la sua storia e l’unicità dei
suoi prodotti, sia come cliente al quale è offerto un
allestimento studiato appositamente per scatenare la sua
curiosità e la voglia di comprendere. Ma l’obiettivo è anche
quello del ‘vivere bene’, con 502 imprese di prodotti biologici,
di montagna e free-from, ad alto valore etico, umano e
ambientale. L’Italia ne conta 329, dall’Europa ne arrivano 51 e
122 dal resto del mondo.



















