A Milano spunta un murale per Francesco

Il Santo Padre raffigurato da aleXsandro Palombo sui muri dellaCaritas Ambrosiana con ai piedi il corpo senza vita del piccolo AlanKurdi

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Si intitola ‘Franciscus – The Hope’, il murale apparso a Milano, sui muri della Caritas Ambrosiana e firmato dall’artista contemporaneo aleXsandro Palombo, che rende omaggio alla figura di Papa Francesco, recentemente scomparso. Papa Francesco è ritratto con il saio francescano, emblema della povertà e della rinuncia, e un giubbotto di salvataggio arancione, simbolo di speranza per i migranti che attraversano il mare.

Ai suoi piedi, il corpo senza vita del piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano diventato simbolo globale della tragedia migratoria. L’immagine, fa sapere Palombo, “è dura ma necessaria” e “come una Pietà contemporanea, Papa Francesco accoglie il corpo del piccolo Alan Kurdi come Maria il Figlio: un’icona urbana che eleva la compassione al rango di gesto sacro, Francesco si fa ponte tra l’umano e il sacro, protettore degli ultimi e testimone silenzioso del dolore del mondo”. L’opera viene svelata nei giorni dei Novendiali, mentre la Chiesa universale si prepara a eleggere un nuovo Pontefice. L’artista, già autore del celebre murale ‘Caritas’ – in cui Papa Francesco veniva ritratto come un clochard – torna a far parlare i muri con un linguaggio diretto, capace di toccare corde profonde, là dove le parole spesso falliscono. Il murale di aleXsandro Palombo riprende le parole del Papa, che denunciò con forza ”la globalizzazione dell’indifferenza”, esortando il mondo a non voltarsi dall’altra parte in merito ai migranti. Nel murale, “Francesco non è rappresentato come un leader spirituale lontano ma come un uomo immerso nel dolore del nostro tempo, che si china verso chi soffre, che accoglie, che protegge.

La sua figura è al tempo stesso ascetica e concreta, evocativa della grande tradizione iconografica cristiana ma reinterpretata con un linguaggio visivo crudo e urbano”. La scelta di realizzarlo presso la Caritas Ambrosiana “racchiude in sé un profondo messaggio di speranza, nel luogo che da decenni incarna l’impegno verso gli ultimi, promuove accoglienza, sviluppo umano, giustizia sociale, il luogo dove il messaggio di Francesco ha sempre trovato eco e continuità”

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