Lombardia: Natale da 250-400 euro a famiglia, tredicesime assorbite dalle spese indispensabili

I dati di Confcommercio e Altroconsumo

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A Natale 2025 sulle tavole italiane prevalgono ancora i piatti della tradizione, la
spesa per pranzi e cenoni resta elevata ma senza forti rincari dei prezzi, mentre la tredicesima viene utilizzata in misura crescente per coprire spese obbligate piu’ che per consumi discrezionali.

E’ il quadro che emerge dall’analisi dei consumi alimentari delle feste, dal confronto sui prezzi dei prodotti tipici natalizi e dalle stime sulla
destinazione delle mensilita’ aggiuntive. Dal punto di vista
delle abitudini alimentari, il Natale continua a essere
legato alla cucina tradizionale.

Tortellini in brodo, cannelloni e lasagne dominano i primi piatti, mentre per i
secondi il pranzo del 25 dicembre privilegia il cappone e la
vigilia resta fortemente associata al pesce. Per i dolci non
ci sono cambiamenti: il panettone rimane il protagonista
delle tavole, seguito dal pandoro. Secondo l’indagine della
Filiera agroalimentare di Confcommercio Milano, la spesa
media per famiglia per il pranzo di Natale e il cenone di
Capodanno si colloca tra i 250 e i 400 euro,
con un costo
medio a persona compreso tra i 70 e gli 80 euro, in lieve
aumento rispetto al 2024. Nonostante il contesto economico,
come sottolinea la stessa Confcommercio Milano, le famiglie
continuano a investire sulla qualita’, con una maggiore
attenzione ai prodotti locali.

Sul fronte dei prezzi dei prodotti tipici delle feste, un’indagine condotta da
Altroconsumo su 12 catene di supermercati, ipermercati e
discount di Milano e Roma evidenzia che rispetto al 2024 non
si registrano aumenti consistenti. Per la maggior parte
delle categorie analizzate gli scostamenti sono contenuti,
nell’ordine del 3-4 per cento. Fa eccezione il salmone
affumicato, che in media risulta meno caro dello scorso
anno, mentre le lenticchie secche sono il prodotto che
registra l’aumento piu’ marcato, pari a +6,13 per cento,
comunque limitato in valore assoluto.

A incidere maggiormente sul budget delle feste e’ soprattutto l’ampia variabilita’
di prezzo tra prodotti simili, come emerge dalla rilevazione
di Altroconsumo. Le lenticchie secche possono costare da
2,06 a 21,92 euro al chilo, mentre per il salmone affumicato
si passa da 16,80 fino a 91,80 euro al chilo.

Anche per i dolci natalizi la forbice resta ampia: il panettone ha un
prezzo medio di 9,23 euro al chilo, con valori che vanno da
4,49 a 17,90 euro, mentre il pandoro costa mediamente 9,74
euro al chilo, con un minimo di 5,29 e un massimo di 20,90
euro. Secondo Altroconsumo, le promozioni, il confronto del
prezzo al chilo e la scelta dei prodotti a marchio del
distributore restano le leve principali per contenere la
spesa

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