Oggi, 7 dicembre, il Parco di Villa Ghiotti a Marcallo con Casone si trasforma in uno scenario sospeso nel tempo per ospitare la XIV Festa del Vischio dell’Insubria del Sud-Ticino, uno degli appuntamenti più suggestivi del territorio, capace di fondere storia, natura e spiritualità.
L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Terrainsubre con il patrocinio del Comune di Marcallo, rievoca l’antico rito druidico del vischio, pianta considerata sacra e dotata di poteri miracolosi. Quando l’anno si avvicinava al solstizio d’inverno, infatti, i Druidi si preparavano alla raccolta del vischio, un momento che richiamava l’intero popolo: a tutti veniva poi distribuita l’acqua lustrale ottenuta dall’infusione della pianta, ritenuta in grado di allontanare la sfortuna e “guarire ogni male”.
Un rito antico, un legame moderno
La rievocazione proposta nel parco di Villa Ghiotti non è solo spettacolo, ma anche memoria culturale. Il valore aggiunto del rito, ieri come oggi, risiede nel suo significato comunitario: rinsaldare i legami tra le persone, rafforzare il senso di appartenenza e coltivare un rapporto armonioso con la natura e con il sacro.
Il programma, ricco e articolato, accompagna i visitatori dal tardo pomeriggio fino alla notte: dalla piantumazione simbolica di un arbusto alla cerimonia di raccolta del vischio, fino alla conferenza dedicata ai misteri dei cromlech e allo spazio fuori dal tempo, curata da Eleonora Mora. Al calare della sera, uno dei momenti più attesi: l’accensione del fuoco cerimoniale, in cui viene bruciato il vischio dell’anno precedente, gesto che simboleggia la purificazione e il rinnovamento.
Per chi desidera proseguire l’esperienza conviviale, la cena su prenotazione propone piatti tipici lombardi, seguita dalla musica dal vivo di Enrico Gerli.
Tradizione, cultura e artigianato
La Festa del Vischio è anche un’occasione per scoprire i banchi di artigianato e le attività di rievocazione storica, che arricchiscono l’atmosfera con dimostrazioni, oggetti realizzati a mano e curiosità legate al mondo celtico e alle antiche popolazioni dell’Insubria.
Come ogni anno, l’evento si propone di unire educazione, folklore e spiritualità, diventando un appuntamento irrinunciabile per famiglie, appassionati di storia antica e chiunque sia in cerca di un’esperienza fuori dal comune, immersa nella natura e nel fascino del passato.




















