“Remigrazione”. Gli Italiani ci pensano: secondo i dati Istat il 63% dice “flussi d’ingresso da limitare”

Addirittura il 54% della popolazione italiane, li percepisce come un pericolo per l'identità e la cultura nazionali

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Il 63% degli italiani pensa che i flussi in ingresso degli immigrati vadano limitati, il 59% è
convinto che un quartiere si degrada quando sono presenti tanti immigrati, il 54% percepisce gli stranieri come un pericolo per l’identità e la cultura nazionali,
solo il 37% consentirebbe
l’accesso ai concorsi pubblici a chi non possiede la cittadinanza italiana e solo il 38% è favorevole a concedere agli stranieri il voto alle elezioni amministrative.

Sono alcuni dei dati contenuti nel 59esimo rapporto del Censis. Parlando invece dei residenti nell’ultimo decennio sono aumentati soprattutto a Parma (+4,9%), Prato (+3,8%), Latina
(+3,7%), Mantova (+3,6%), Brescia (+3,5%). Due sono i driver che spingono la marcia in avanti: le opportunità di lavoro e la presenza di stranieri.

Tra le aree metropolitane, 11 hanno visto ridursi i propri abitanti tra il 2014 e il 2024 (da un minimo
del -1,6% di Firenze a un massimo del -7,1% di Messina), Roma è stabile (+0,2%), Milano (+1,9%) e Bologna (+1,9%) sono cresciute.

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