“Il negozio Parmigiani nasce nel 1921 dalla famiglia Parmigiani, che già nei decenni precedenti vendeva calzature per tutte le famiglie del Magentino. Da sempre, il negozio, è noto come rivenditore al dettaglio di calzature e cappelli. L’offerta merceologica e la clientela hanno subito la naturale evoluzione legata ai tempi ed al mutare delle mode. Nei primi del novecento gli articoli venduti erano di produzione artigianale locale, cioè fatti a Magenta e nei paesi limitrofi. La varietà dei prodotti era decisamente inferiore a quella attuale perchè il cliente di quel periodo storico era meno pretenzioso. La cappelleria invece era riservata ad un pubblico più ampio, più esigente, attento ad un articolo considerato fondamentale nel guardaroba maschile.
Nessun uomo sarebbe mai uscito di casa senza copricapo. Progressivamente l’azienda è andata specializzandosi nello stile classico servendo una clientela over trenta ed abbandonando progressivamente le calzature da bambino. La merceologia offerta conserva lo stile italiano classico della calzatura bella ed elegante, che non subisce le mode. Parmigiani predilige la qualità e la buona fattura cercando inoltre di conciliare il benessere del piede ad una comodità assoluta.
L’attività ha mantenuto nel tempo la propria sede. L’edificio risale ai primi del novecento, il complesso architettonico presenta caratteristiche tipiche della casa di campagna del magentino: cortile interno con ringhiera, scala, altarino e pompa del pozzo. E’ da sottolineare il contesto urbano nel quale è inserito il negozio, prospiciente alla ex piazza Umberto Primo, ora Piazza Liberazione, vero nucleo storico di Magenta.
Il mobilio è quello originale dei primi del novecento ed è costituito da tre cappelliere di legno massello, da una specchiera, da storici sgabelli prova e vari attrezzi storici che fanno parte della tradizione di famiglia: tendiscarpe, allarga-cappelli etc. Tutt’oggi l’azienda si presenta come vero e proprio leader di territorio per l’esperienza acquisita dalla capostipite Delfina Parmigiani, e successivamente dal figlio Giovanni e dalla moglie Luisa, oggi coadiuvati dalla collaborazione di Carlotta. A coronare la dedizione di questa famiglia nel 2009 la Regione Lombardia l’ha insignita del riconoscimento di Negozio Storico.”
Gabriele Burresi
Abbiamo voluto partire dalla Storia del negozio Parmigiani ben sintetizzata in queste righe da Gabriele Burresi e che campeggia sulla home page del sito https://www.parmigianicalzature.com/la-storia/, perché ci pareva doveroso rendere omaggio da un lato a Gabriele, dall’altro a tutto il percorso di questo negozio storico avviato nel 1921 e che alla fine di questa settimana chiuderà i battenti.
Non neghiamo, che quando abbiamo appreso la notizia da un amico, siamo rimasti assai rattristati. Non tanto perchè non fosse nell’aria la cosa – anche qui il buon ‘Vanni’ accanto alla sempre presente moglie Luisa si sono strameritati la pensione – quanto, perché, inevitabilmente, per chi scrive quel negozio, ha un significato profondo. E’ come il dover riannodare la pellicola dei ricordi. Di un’età felice, bambina e decisamente più spensierata.
Quando varcavi quella soglia era un po’ come stare in famiglia. L’ideale della bottega qui si concretizzava. Intesa non solo come spazio commerciale, ma più ancora come luogo di relazioni.
Immancabile sullo sfondo la “regista”, l’indimenticabile Delfina che con garbo era sempre presente e verificava che i suoi ‘ragazzi’ il figlio Vannino (in famiglia lo abbiamo sempre chiamato così) e la moglie Luisa portassero avanti al meglio l’attività.
Che già da come si presentava, dimostrava come da queste parti il valore delle tradizioni e della storia contassero assai. Un negozio che si presentava come quelli di un tempo. L’atmosfera era qualcosa di unico. Con quei mobili in legno, la cappelleria, la pelle che ti facevano immergere idealmente nell’inizio del Novecento.
Ma al di là di questi particolari, il bello era la dimensione del tempo. Oggi si va tutti di corsa, si acquista on line, spesso manco capendo bene cosa si sta ordinando.
Allora c’era lui, il Vanni. Gli spiegavi la tua richiesta e lui andava nel retrobottega e tornava con una marea di modelli. Una montagna di scatole.
La cosa sensazionale era l’illustrazione. Per ogni scarpa, come un novello Cicerone della calzatura, ti raccontava pregi, caratteristiche e perché no, anche difetti. Perché il bravo commerciante deve basare prima di tutto sulla fiducia e sul rispetto la relazione con il cliente.
Si vedeva che c’era passione sconfinata in quel che si faceva, non c’era un modo di vendere un tanto al chilo…. tutt’altro. Viceversa, c’era una ricerca a volte quasi maniacale – nel senso buono del termine – del dettaglio. Si vedeva che dietro alla scelta di quel modello – quando il commerciante fa il famoso ‘ordine’ – c’era studio, ricerca, attenzione. Che poi venivamo trasmesse al cliente.
La bellezza è che quando uscivi, te ne andavi sempre soddisfatto. Il congedo era come quando si era stati a trovare dei vecchi amici. Perchè era effettivamente così.
Ma Parmigiani negozio di scarpe e cappelleria non era solo questo. Diversamente da quella sensazione di inizio Novecento, qui c’era anche chi con grande tempismo aveva iniziato a protendere lo sguardo verso il futuro. Verso il cosiddetto ‘commercio on line’. Che detto così – specie per chi scrive – parrebbe un abominio o, perlomeno, un controsenso rispetto alla storia di questo autentico brand ‘glocal’ Parmigiani Calzature dal 1921. con quella P che svettava…
E invece no, su questo il ‘Vanni’ aveva anticipato i tempi. Mi ricordo, infatti, che in epoca non sospetta, tra una chiacchiera e l’altro mi disse che lui ogni giorno vendeva una ventina di paia di scarpe attraverso la piattaforma di Amazon.
Una roba che per noi abituati al negozio in ‘carne ed ossa’ appariva (non lo nego) assai strana. Ma l’imprenditore saggio è colui che sa precorrere i tempi, intuirli e adattarsi senza per questo snaturare la sua vocazione originaria.
In questo il negozio Parmigiani con tutto il suo staff di collaboratori ha saputo calarsi nella nuova realtà.
Ma lasciatecelo dire per noi questo negozio sarà sempre quell’ideale che abbiamo cercato poco sopra di descrivere.
Già, quando andavano dalla Delfina e dal Vanni a comperare le scarpe…un’immagine che è ben impressa nella nostra memoria, come istantanea del tempo che fu e di un mondo che andava meno di corsa ma che certamente aveva più a cuore la persona.
F.V.























