Nata a Milano il 22 settembre 1934,figlia di un industriale farmaceutico e di una madre severa e appassionata d’arte, Ornella VANONI ha attraversato la storia musicale
del nostro Paese trasformandosi più volte, senza mai perdere autenticità.
La carriera di Ornella VANONI inizia in modo inusuale: prima attrice
che cantante. A soli 19 anni si iscrive all’Accademia del Piccolo
Teatro di Milano, diventando presto l’allieva prediletta (e compagna)
del regista Giorgio Strehler. Il debutto avviene nel 1956, con “Sei
personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello. Ma sarà il suo modo
graffiante e anticonvenzionale di interpretare le canzoni della ‘mala’
– ballate ispirate alla cronaca nera e all’anima popolare – a farla
notare nel panorama musicale, con la pubblicazione del primo disco nel
1958 per la Ricordi.
Dopo la fine della relazione con Strehler, incontra Gino Paoli, con
cui condivide una storia d’amore travagliata ma artisticamente
feconda. Da questo incontro nascono brani leggendari come “Senza fine”
e “Che cosa c’è”, ma anche il primo grande successo commerciale,
“Cercami”, pubblicato nel 1961.
Parallelamente, VANONI calca le scene teatrali con
straordinario successo, ricevendo premi e riconoscimenti. Ma è Sanremo
a sancire la sua popolarità: partecipa per otto edizioni, conquistando
nel 1968 il secondo posto con “Casa bianca”, e il quarto posto in tre
diverse edizioni (1967, 1970, 1999). In quegli anni, la sua immagine
cambia: da interprete aggressiva e teatrale a icona sofisticata,
sensuale e moderna.
Il decennio successivo segna una maturazione musicale e personale.
Dopo aver lasciato la Ricordi e successivamente la Ariston, fonda una
propria etichetta discografica, la Vanilla, anticipando i tempi
sull’autoproduzione.
Nel 1976 realizza con Toquinho e Vinícius de Moraes uno degli album
più raffinati della sua carriera: “La voglia, la pazzia,
l’incoscienza, l’allegria”, ancora oggi considerato un capolavoro
della musica italiana, tanto da essere incluso tra i 100 dischi
italiani più belli secondo la rivista “Rolling Stone”. È l’inizio di
un amore profondo per la musica brasiliana, che la accompagnerà per
tutta la vita.
Durante gli anni ’80, Ornella assume il controllo
completo del proprio percorso artistico. Firma testi, idea concept
album e riceve prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tenco
come miglior cantautrice, prima donna a riceverlo. Dischi come
“Ricetta di donna” (1980), “Duemilatrecentouno parole” (1981) e
“Uomini” (1983) mostrano una nuova Ornella: più intima, personale,
consapevole. È anche l’epoca della collaborazione con Lucio Dalla,
Paolo Conte, Gerry Mulligan, e del ritorno con Gino Paoli nel
fortunatissimo tour “Insieme” (1985).
Negli anni ’90, pur riducendo la frequenza delle sue apparizioni,
VANONI continua a pubblicare dischi intensi come “Sheherazade” (1995),
dedicato all’universo femminile, e “Argilla” (1997), dove jazz e
musica brasiliana si fondono con naturalezza.
Nel nuovo millennio, festeggia i 50 anni di carriera con grande stile:
un concerto in Piazza Duomo a Milano davanti a 35.000 persone (2008),
duetti con artisti di tutte le generazioni in “Più di me”, e un doppio
disco dal vivo con Paoli. Il brano “L’appuntamento”, riscoperto grazie
al film Ocean’s Twelve, torna a scalare le classifiche.
Nel 2018, all’età di 83 anni, stupisce ancora tutti
salendo sul palco del Festival di Sanremo con “Imparare ad amarsi”, in
trio con Bungaro e Pacifico. L’interpretazione le vale una standing
ovation e il Premio della Critica per la Migliore Interpretazione, a
conferma di una classe intatta. Nel 2023 torna come ospite al
Festival, confermando la sua eterna presenza nella musica popolare
italiana. Dal 2024 è tra gli ospiti fissi del programma “Che tempo che
fa”, dimostrando una verve ironica e un’autoironia sempre più rara.
Sempre attenta al nuovo, nel 2024 partecipa a una sorprendente
rivisitazione del suo brano “Ti voglio”, reinterpretato insieme a
Elodie e Ditonellapiaga. Il progetto, accolto con entusiasmo da
pubblico e critica, segna il ponte definitivo tra generazioni
musicali.
Con più di 100 lavori, oltre 55 milioni di dischi venduti, una vita
divisa tra teatro, cinema, musica e televisione, Ornella VANONI ha
segnato un’epoca e attraversato tutte le altre. È riuscita a essere
sofisticata senza mai perdere il contatto con le emozioni semplici.
Sensuale, profonda, ironica, indisciplinata, è una delle ultime grandi
icone della canzone d’autore italiana.




















