Una vicenda che richiama le atmosfere di Psycho e che sta suscitando forte sconcerto. È quella scoperta dai carabinieri di Mantova, che hanno denunciato un 56enne accusato di aver continuato a incassare la pensione della madre morta arrivando persino a travestirsi da lei per ingannare l’anagrafe comunale. A suo carico la Procura contesta quattro ipotesi di reato: occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe conservato per mesi il corpo senza vita della madre, riposto in sacchi a pelo all’interno dell’abitazione, per poter proseguire nell’illecito incasso della pensione. La messinscena è proseguita fino all’11 novembre scorso, quando il 56enne si è presentato all’ufficio anagrafe del Comune di Borgo Virgilio travestito con “connotati femminili” allo scopo di ottenere il rinnovo della carta d’identità della donna.
La procedura, almeno all’apparenza, era stata rispettata in ogni passaggio: consegna delle fototessere, firme di rito, documenti compilati secondo le istruzioni dell’impiegata. Ma proprio quest’ultima, dopo pochi istanti, ha nutrito forti dubbi: quella persona che sosteneva di avere 85 anni non sembrava affatto una donna né tantomeno un’anziana. Il sospetto ha fatto scattare gli accertamenti, che hanno poi portato alla scoperta dell’intera vicenda.
Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguono ora per definire con precisione tempi, modalità e responsabilità di una truffa che ha dell’incredibile e che ha profondamente scosso la comunità locale.




















