Cinque rapine a negozi in 3 giorni, arrestato bancario a Milano

Pizzicato dai 'Falchi'

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Un lavoro come dipendente di banca e un dopo lavoro come rapinatore di negozi. La polizia di Stato di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere
nei confronti di un cittadino italiano di 48 anni ritenuto responsabile di cinque rapine commesse tra il 29 settembre e il 1 ottobre scorso.

Cinque giorni dopo l’ultimo colpo i poliziotti della Squadra
mobile, passando in via Acerenza, hanno notato un uomo in sella
a una bicicletta del tutto corrispondente alle descrizioni
fornite dell’autore di una rapina a mano armata consumata la
sera del 29 settembre scorso ai danni di un solarium di Piazzale
Lugano.

I Falchi della sesta sezione, diretti da Alfonso Iadevaia e
guidati da Filippo Bosi, hanno cosi’ deciso di procedere al
controllo e l’hanno identificato.

Dalla perquisizione sono stati trovati
i vestiti indossati in occasione della rapina del 29 settembre e
una pistola scacciacani. L’analisi di altre rapine denunciate in
zona, l’attenta visione delle telecamere dei sistemi di
videosorveglianza, l’ascolto dei commercianti rapinati e i
riconoscimenti fotografici, hanno permesso di raccogliere
elementi contro il 48enne come il presunto autore di altre 4
rapine commesse tutte il primo ottobre scorso.

Quel giorno, secondo quanto ricostruito, l’uomo ha rapinato, di
prima mattina, una caffetteria in via degli Imbriani per poi
dirigersi presso una farmacia di piazza Bausan, rapinata intorno
alle 11.30; in serata, ha tentato una rapina ai danni di un
locale fast food in via degli Imbriani, non andata a buon fine
perche’ la commessa alla vista della pistola si e’ data alla
fuga facendo desistere il 48enne e, poco dopo, ha invece
rapinato una gelateria in via Benedetto Varchi.

Il rapinatore, in tutti gli eventi, dopo essersi finto cliente
per non destare sospetti ha estratto la pistola al fine di
ingenerare timore nelle vittime. Ha sempre fatto accesso a volto
scoperto e, al massimo, indossando un cappello. Il totale
asportato e’ stato superiore ad oltre 2mila euro in tre giorni.
Con gli elementi raccolti il pm del VII dipartimento della
procura, coordinato dall’aggiunta Bruna Albertini, ha chiesto e
ottenuto dal gip la custodia cautelare in carcere per il 48enne.

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