Folla commossa e silenzio carico di dolore ieri mattina a Bruzzano, quartiere a nord di Milano, per i funerali di Luciana Ronchi, la donna uccisa a coltellate lo scorso 22 ottobre dall’ex marito sotto la sua abitazione. La chiesa parrocchiale della Santa Vergine Assunta era gremita: familiari, amici, conoscenti e semplici cittadini hanno voluto rendere omaggio a una vittima la cui storia ha profondamente colpito l’opinione pubblica.
Durante l’omelia, il parroco don Franco Santambrogio ha voluto ricordare Luciana con parole di speranza e luce: “Anche nella vicenda drammatica che è costata la vita a Luciana, le tenebre non hanno vinto”, ha detto, sottolineando come la donna avesse trovato la forza di ricominciare dopo un periodo difficile, grazie all’amore dei suoi familiari e del nuovo compagno Carlo.
Al termine della funzione, la commozione è esplosa quando il consuocero di Luciana ha letto una toccante lettera d’addio: “Trovo scontato e banale raccontare di che bella e brava persona sei stata. Mi piace invece ricordare quanta forza hai avuto per affrontare la vita. Di quanto hai lottato per rialzarti quando tutto sembrava perduto”. Poi, rivolgendosi a lei con affetto, ha aggiunto: “Ti sei alimentata dell’amore dei tuoi nipotini. È inutile dire quanto sentiamo la tua mancanza e la tua presenza nella nostra quotidianità, le tue risate e le tue domande. Ciao nonna Lucy, sei eterna”.
Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro, mentre dalle casse della chiesa risuonavano le note di ‘Abbracciami’ di Elisa, in un ultimo saluto che ha stretto in un unico abbraccio l’intera comunità di Bruzzano. Sul sagrato, molte persone hanno voluto lasciare un fiore o un pensiero, in memoria di una donna che, come hanno ricordato in molti, “voleva solo tornare a vivere in pace”.





















