Lombardia, qualità delle acque: segnali incoraggianti dal nuovo rapporto Arpa 2024

In calo i nitrati nei fiumi e nelle falde. La Regione conferma l’efficacia delle misure agricole di prevenzione

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Buone notizie per l’ambiente lombardo. Il Rapporto 2024 sul monitoraggio dei nitrati nelle acque, pubblicato da Arpa Lombardia, evidenzia una situazione stabile e in generale miglioramento rispetto agli anni precedenti, con valori di concentrazione sotto la soglia di rischio nella grande maggioranza dei casi.

Il documento, redatto nell’ambito della Direttiva Nitrati 91/676/CEE, rappresenta uno strumento fondamentale per valutare l’efficacia delle politiche regionali contro l’inquinamento da nitrati di origine agricola. L’indagine è frutto di un’attività di monitoraggio capillare che ha interessato 161 punti nei corsi d’acqua e 200 punti nelle acque sotterranee, con campionamenti effettuati a cadenza trimestrale e semestrale.

I risultati 2024, spiega Arpa, confermano la buona qualità complessiva delle acque superficiali lombarde: nella quasi totalità dei campioni le concentrazioni medie di nitrati risultano ben al di sotto della soglia di 50 milligrammi per litro (mg/l) fissata dalle normative europee. Solo il 2,5% dei campioni supera tale limite, mentre oltre l’83% si colloca in fasce inferiori a 25 mg/l, un dato che testimonia una situazione “molto soddisfacente” sul piano ambientale.

Anche per quanto riguarda le acque sotterranee, il quadro è rassicurante. Nel 2024 il 61% dei pozzi e piezometri analizzati ha fatto registrare valori inferiori a 25 mg/l, mentre solo una minima parte, pari al 2,5%, ha superato la soglia prevista dal Decreto Legislativo 30/2009.

Questi dati, sottolinea Arpa Lombardia, confermano la tenuta del sistema di prevenzione e controllo messo in atto dalla Regione attraverso il Programma d’Azione Nitrati, che integra il monitoraggio delle acque con quello dei suoli e dei sistemi agricoli.

Secondo l’Agenzia, la riduzione dei nitrati nelle acque lombarde è il risultato delle buone pratiche agricole adottate negli ultimi anni: una gestione più efficiente degli effluenti zootecnici, un uso razionale dei fertilizzanti e un maggiore controllo delle aree vulnerabili.

Il rapporto sarà ora trasmesso alla Commissione europea come parte delle attività di rendicontazione previste dalla Direttiva Nitrati. In un territorio come la Lombardia, fortemente agricolo ma anche industrializzato, il mantenimento di standard elevati nella qualità delle acque rappresenta un traguardo di rilievo per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

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