Ci siamo presi 24 ore di tempo per riflettere e osservare le reazioni, spesso spropositate e caratterizzate da un linguaggio talora violento e offensivo, dopo l’articolo pubblicato su questo giornale dal nostro Massimo Moletti riguardante l’intervento in tv di Enzo Iacchetti su Gaza.
Ora, partiamo riprendendo le parole delle massime cariche istituzionali e, quindi, facendo anche nostro l’appello ad abbassare i toni. Perché il linguaggio e la comunicazione sono importanti, essenziali.
Ciò detto, prima di entrare più a fondo sulla questione Palestrina, Gaza e Israele, proviamo per l’ennesima volta a fare alcune puntualizzazioni. Forse sarà un esercizio del tutto inutile ma lo facciamo.
Capiamo che ormai i social siano diventati una specie di sfogatoio di rabbia, repressione e peggio ancora – la vera mossa rivoluzionaria infatti sarebbe oggi togliersi dai social, senz’altro vivremmo meglio e occuperemmo il nostro tempo in modo migliore – ma almeno servirebbe fare uno sforzo per contestualizzare quanto si sta leggendo e commentando.
Massimo Moletti, non è Ticino Notizie, bensì è una voce che scrive sul nostro quotidiano on line. Massimo Moletti, nella vita (buon per lui) lavora nel mondo della pubblicità e ha avuto modo di essere a contatto spesso e volentieri con personaggi dello spettacolo. Sì, anche con Enzo Iacchetti.
Ora, non è difficile capire – a meno di non esser accecati dal tifo politico – che la sua riflessione non riguardava tanto quando sta facendo Israele, quanto, piuttosto, il fatto che sovente personaggi televisivi, così da essere ‘sempre sul pezzo’ finiscono per adottare comportamenti volutamente sopra le righe, perché ormai vale il concetto “l’importante è che se ne parli…”. Era un’opinione e valeva come tale, con la dignità che tutte le Idee portano con sè.
Se non ci fosse stata la voglia di esprimere livore e violenza verbale, il messaggio del buon “Duca di Saronno” come si fa chiamare, sarebbe stato interpretato per quello che era. Punto.
Si è voluto andare oltre in modo pretestuoso, con accuse a Ticino Notizie. L’unica cosa che vi possiamo dire è che Ticino Notizie lascerà sempre Libertà di Parola e di Espressione a tutti, a patto che ci sia rispetto ed educazione. Abbiamo una posizione politica? E’ più corretto dire che abbiamo posizioni politiche e idee a volte anche non convergenti. Anzi. Quello che non conosciamo è la censura.
Chi scrive, per esempio, considera senza ombra di dubbio B.Netanyahu un criminale di guerra, un personaggio che non fa rimpiangere per quello che sta facendo gli anni bui della seconda guerra mondiale e che dovrebbe esser subito portato davanti al Tribunale dell’Aja alla stregua dei boia – tornando in tempi recenti – che hanno perpetrato violenze indicibili all’epoca della guerra nell’ex Jugoslavia.
Il reato di genocidio che sta portando avanti è fin troppo evidente. Ma il fatto di essere contro il governo d’Israele – gli stessi Generali della Stella di David hanno considerato militarmente una follia quello che sta portando avanti B.Netanyahu – non significa essere contro gli Israeliani. Per nulla al mondo. Che anzi oggi proprio grazie a questo pericoloso personaggio si trovano quanto mai isolati a livello mondiale.
Anche se il regime di B.Netanyahu (lo definiamo così perché fa sorridere parlare oggi ancora di Democrazia almeno come la intendiamo noi Occidentali per Israele) cerca di non far passare alcune notizie. Sono evidenti e ripetute le proteste dei familiari degli ostaggi ancora nelle mani dei tagliagole di Hamas così di quella parte di Israeliani non allineati con il governo.
Quindi c’è un altro Israele che si dissocia e che non sostiene l’operazione di pulizia etnica che il Signor B. Netanyahu sta portando avanti con le sue truppe.
Purtroppo oggi si fa fatica a guardare le cose in modo oggettivo e distaccato. Siamo come dentro alla curva di uno stadio. Anzi, possiamo dirvi che frequentandole abitualmente, ormai si trova molta più moderazione e buon senso in questi luoghi, rispetto ai ‘leoni da tastiera’ e al mondo social in generale.
Tutto ciò è molto pericoloso, perché poi ecco che il primo pazzo decide di “fargliela pagare” a chi non la pensa come te o, magari, ha un pensiero un po’ più elaborato e articolato. Perché la questione se non fosse complessa non si trascinerebbe dalla notte dei tempi…
Di sicuro, come Ticino Notizie, ribadiamo l’impossibilità ad accettare qualsiasi barbarie: sia quelle compiute dai terroristi di Hamas che vorrebbero la fine dell’Occidente e dei suoi valori liberali e che sovente utilizza la popolazione civile di Gaza come veri e propri scudi umani, sia quelle compiute inopinatamente dall’esercito israeliano su input del suo primo ministro ormai fuori controllo.
Per questo abbiamo raccolto volentieri quel sasso dipinto con la bandiera della Palestina. Ignoriamo la mano di chi l’ha posato. Ma la ringraziamo.
Infine, vorremmo poter anche dire un’ultima cosa. Posto che ogni modo di manifestare il proprio pensiero, in modo non violento è legittimo, dobbiamo anche renderci conto di quanto sia debole, debolissima, oggi la politica internazionale. Su questo ci dovrebbe essere convergenza. E’ questo il vero problema.
Mentre l’UE si accinge ad assumere concretamente le prime misure contro Israele i cui effetti saranno tutti da valutare, registriamo anche il veto USA (l’unico ma decisivo visto che l’America siede in modo permanente nel Consiglio di sicurezza*) che, di fatto, blocca e affossa la bozza del Palazzo di Vetro su Gaza.
Così oggi vince ancora la ‘Realpolitik’ basata sull’uso della forza e dei cannoni…Perciò, più che ‘scannarsi’ e tornare ad osservare queste tragiche vicende in modo del tutto strumentale e con la giacchetta di partito, sarebbe meglio provare lavorare insieme per superare difetti e limiti della politica internazionale. Ma sappiamo che questa è pura utopia …
Avanti quindi coi cortei, con la voglia di trovare per forza il nemico della porta accanto e via di questo passo.
Noi intanto spegniamo i social – quando questi si dimostrano solo un autentico verminaio – e ci arrendiamo alla possibilità di ogni forma di dialogo, con chi quando ci sono di mezzo guerre, genocidi e pulizie etniche (non dimentichiamo a tal proposito quanto sta accadendo anche nella vicina ed europea Ucraina) non sa fare altro che tirar fuori contumelie, bile, insulti e il peggio di se stessi.
Se avete bisogno di sfogarvi, invece, di trascorrere ore e ore sui social, andate a farvi una corsetta. Farebbe bene anche alla vostra salute.
F.V.