La Corte d’Assise di Monza ha rigettato la richiesta di rito abbreviato per Stella Boggio, la 33enne accusata di omicidio volontario aggravato per la morte del compagno Marco Magagna, 38 anni, ucciso con una coltellata nella loro abitazione di Bovisio Masciago (Monza) lo scorso 6 gennaio.
Il capo di imputazione ha impedito per lei l’accesso al rito alternativo, con relativo sconto di pena. La donna rischia di fatto una condanna all’ergastolo.
Alla prima udienza del processo a suo carico l’imputata era presente in aula, affiancata dai suoi legali, Manuel Messina e Tatiana Enrica Morosetti. I due legali puntano a provare la legittima difesa. Boggio ha sempre sostenuto di non aver mai voluto uccidere Magagna, ma di aver reagito a una sua presunta aggressione, durante una delle consuete e reiterate discussioni di coppia. I genitori e il fratello della vittima si sono costituiti parte civile a processo. Si torna in aula il prossimo 15 ottobre.