Ener2Crowd, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti ESG, ha condotto un nuovo studio su «I giovani e la casa» finalizzato a stabilire i tempi medi necessari per l’acquisto di un immobile, calcolando questa volta sia l’acquisto diretto che l’acquisto attraverso un prestito ipotecario ed implementando una nuova metodologia che tiene conto di nuovi parametri tra i quali anche la sostenibilità del mutuo.
«I dati evidenziano una situazione peggiore del previsto: un giovane a Milano per acquistare casa impiegherebbe 147,5 anni senza mutuo e 141,3 anni con il mutuo, a Roma rispettivamente 101,2 e 87,6 anni, a Firenze 95,7 e 79,2» enfatizza Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.
Tempi lunghissimi a causa dell’attuale mercato del lavoro ed alle basse ed incostanti retribuzioni, anche a Bolzano (89,9 anni senza mutuo), Bologna (85,5 anni), Monza e Brianza (83,3 anni), a Venezia (82,4 anni), a Lucca (82 anni), Siena (82 anni), Pisa (82 anni), Torino (81,7 anni), Savona (80,9 anni), La Spezia (80,9 anni), Trento (80,2 anni), Brescia (78,7 anni), Bergamo (78,7 anni), Rimini (77,6 anni), Genova (76,9 anni) e Trieste (75,6 anni).
«Insomma in molti casi oltre il triplo del tempo che impiegavano le generazioni precedenti, considerando che fino agli Anni Settanta del secolo scorso, anche un operaio, con il suo stipendio medio di 50 mila lire al mese, poteva permettersi in circa 20 anni di acquistare un appartamento in una zona centrale» sottolinea Paolo Baldinelli, Executive Chairman e co-fondatore di Ener2Crowd.
Il tempo medio (anticipo adeguato + mutuo) a livello nazionale è pari a 57,4 anni, ma i tempi sono molto lunghi anche nelle città dove i prezzi degli immobili sono molto più accessibili, ad esempio, a Crotone (37,3 anni senza mutuo) oppure ad Agrigento, Enna o Caltanissetta dove il tempo necessario è pari a 38,1 anni. In queste città, essendo gli stipendi molto più bassi, la sostenibilità della rata del mutuo si raggiungerebbe in tempi anch’essi lunghissimi: ci vorrebbero 25,6 anni per averne i requisiti.
Investendo nella finanza ESG, tuttavia, i tempi si potrebbero ridurre drasticamente, soprattutto se si reinvestono anche gli utili o se si opta per i piani di accumulo di Ener2Crowd, in attesa di tempi migliori per l’acquisto. Iniziando a investire in modo sostenibile già a partire dai primi risparmi, anche dai 18 o 20 anni, i giovani possono infatti costruire quella base di ricchezza indispensabile per accedere in futuro al mercato immobiliare, sempre più esclusivo e diseguale.
La situazione è complessa anche per chi di capitali ne ha, ma guarda al mattone come forma di investimento: rendimento basso, costi di manutenzione, insolvenze, tassazione e una possibile correzione dei prezzi in questo particolare momento storico (vedasi il flop dei B&B in occasione del Giubileo) rendono l’investimento immobiliare sempre più incerto.
Per ottenere rendimenti significativi nell’immobiliare occorrerebbero comunque almeno 500 mila euro da immobilizzare, con il rischio di cadere in una pericolosa “trappola della liquidità” in un futuro instabile. Gli investimenti ESG nella green economy, invece, si presentano più inclusivi e democratici: investendo da 300 euro per iniziare, con ritorni che su Ener2Crowd superano spesso il 10% lordo annuo, investendo in progetti concreti che generano valore per l’ambiente e per la società.
La sfida dell’accesso alla casa, provincia per provincia.
Senza mutuo: missione quasi impossibile.
In media nazionale, senza mutuo servono quasi 60 anni per un immobile. Nel Mezzogiorno i redditi bassi fanno schizzare i tempi oltre la vita lavorativa.
Le peggiori province senza mutuo (oltre 80 anni):
Milano (147,5 anni)
Roma (101,2 anni)
Firenze (95,7 anni)
Bolzano (89,9 anni)
Bologna (85,5 anni)
Monza e Brianza (83,3 anni)
Venezia (82,4 anni)
Lucca (82 anni)
Siena (82 anni)
Pisa (82 anni)
Torino (81,7 anni)
Savona (80,9 anni)
La Spezia (80,9 anni)
Trento (80,2 anni)
Le migliori province senza mutuo (meno di 50 anni):
Crotone (37,3 anni)
Agrigento (38,1 anni)
Enna (38,1 anni)
Caltanissetta (38,1 anni)
Vibo Valentia (41,5 anni)
Trapani (42,4 anni)
Reggio di Calabria (42,8 anni)
Isernia (43,8 anni)
Nuoro (44,5 anni)
Oristano (44,5 anni)
Foggia (45,3 anni)
Cosenza (46,7 anni)
Catanzaro (46,7 anni)
Campobasso (47,4 anni)
Taranto (48,9 anni)
Benevento (49,1 anni)
Con mutuo: il quadro migliora, ma non per tutti.
Con mutuo trentennale e anticipo adeguato, i tempi si riducono. Tuttavia in alcune province del Sud e delle Isole il problema resta: stipendi troppo bassi per sostenere le rate, serve accumulare più anticipo e i tempi totali restano elevati.
Le peggiori province con mutuo (oltre 60 anni):
Milano (141,3 anni)
Roma (87,6 anni)
Firenze (79,2 anni)
Bolzano (77,5 anni)
Venezia (76 anni)
Bologna (70,1 anni)
Torino (67,7 anni)
Trento (63,2 anni)
Verona (63 anni)
Genova (61,7 anni)
Le migliori province con mutuo (meno di 50 anni):
Cagliari (41,4 anni)
Palermo (41,4 anni)
Napoli (41,7 anni)