Omicidio Ravasio, fermata anche la figlia di Adilma Pereira

Sarebbe coinvolta nel disegno criminoso: intervento dei CC

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Si aggrava il quadro investigativo attorno all’omicidio di Fabio Ravasio, il 52enne ucciso a Parabiago, nel Milanese, nell’agosto del 2024. Nelle scorse ore è stata fermata anche Ariane, figlia di Adilma Pereira Carneiro, la cittadina brasiliana di 50 anni compagna della vittima, attualmente già sotto processo con l’accusa di essere la mente del delitto insieme ad altre sette persone.

Il fermo è stato eseguito nella mattinata di oggi, su disposizione del pubblico ministero di Busto Arsizio, Ciro Caramore, che coordina l’inchiesta condotta dai carabinieri. Ariane era finora indagata soltanto per false dichiarazioni rilasciate agli inquirenti, ma le nuove risultanze investigative hanno portato a un repentino cambio della sua posizione, che ora si è fatta decisamente più grave.

Secondo quanto emerso, la giovane è ritenuta coinvolta a vario titolo nell’organizzazione e nell’esecuzione dell’agguato in cui perse la vita Ravasio, travolto da un’automobile mentre si trovava a Parabiago
. Un omicidio che, secondo l’accusa, sarebbe stato pianificato con freddezza e premeditazione da un gruppo formato da persone vicine alla vittima, tra cui l’ex amante della compagna e un altro figlio della donna.

Ariane è stata trasferita nel carcere di Como, dove rimane ora a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli sviluppi dell’indagine. Intanto, il processo davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio prosegue per gli altri imputati, tutti accusati di aver avuto un ruolo chiave nella tragica vicenda.

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