“Con la mozione approvata martedì 1 in Consiglio regionale, la Lega chiede al Governo di sospendere gli iter autorizzativi degli impianti fotovoltaici a terra su aree agricole, in attesa dell’adeguamento del decreto ministeriale. Un atto necessario per tutelare il nostro paesaggio rurale e fermare lo scempio ambientale causato da un ambientalismo ideologico promosso da Bruxelles. La nostra agricoltura è sotto attacco da una corsa al fotovoltaico che, se non regolata, distruggerà paesaggi, identità, economia locale.”
Lo dichiara Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, firmataria della mozione per chiedere di limitare l’installazione di impianti agrivoltaici e fotovoltaici sui terreni agricoli, a seguito della sentenza del TAR Lazio che ha annullato i criteri troppo discrezionali per individuare le aree idonee agli impianti FER.
“La Lombardia ha già fatto molto per le rinnovabili, con progetti come le Comunità Energetiche e l’idrogeno in Val Camonica – prosegue Scurati – ma non possiamo accettare che i nostri terreni agricoli vengano coperti da distese di pannelli. Si diano priorità ai tetti, ai capannoni: l’energia pulita sì, ma non sulla pelle dell’agricoltura”.
Tra i casi più gravi, i Comuni di Marcallo con Casone e Santo Stefano Ticino, dove in località ‘Ranteghetta’ è previsto un impianto da 18 ettari su suolo agricolo di pregio, vicino a cascine e zone ad alta valenza ambientale.
“La mozione chiede quindi l’attuazione di una sospensiva degli iter autorizzativi degli impianti in attesa dell’adeguamento, di inserire criteri di tutela delle zone di produzioni agricole di qualità ovvero delle aree tutelate a livello ambientale e paesaggistico e una partecipazione attiva, anche da un punto di vista ambientale, degli Enti Locali alla programmazione dell’insediamento degli impianti”.
“Richieste che oggi molti condividono, ma che solo la Lega può avanzare in una logica di coerenza. Perché queste battaglie le combattiamo ogni giorno da anni, perché ci siamo sempre opposti al Green Deal della Von der Leyen e dei suoi compagni di viaggio, e perché la Lega parla una sola voce: in Regione Lombardia, al Governo e in Europa” conclude Scurati
“Martedì in Consiglio regionale è stata approvata la mozione della Lega per fermare la corsa indiscriminata e la speculazione degli impianti fotovoltaici e agrivoltaici sui terreni. Un atto di buonsenso contro un ambientalismo ideologico spinto da Bruxelles che rischia di stravolgere il paesaggio lombardo, l’economia agricola e l’identità dei nostri territori.”
Lo dichiara Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, commentando l’approvazione della mozione – di cui è firmatario – che chiede al Governo di sospendere le autorizzazioni agli impianti fotovoltaici a terra, in attesa di nuove regole che permettano una maggiore tutela dei territori.
“La Lombardia ha già dimostrato di credere nelle energie rinnovabili e di perseguire l’autonomia energetica, con progetti concreti come le Comunità Energetiche e l’idrogeno. Ma serve equilibrio: l’energia pulita non può andare a discapito dei nostri campi agricoli. Le priorità devono essere tetti, capannoni e aree dismesse, non i suoli agricoli e aree di produzione agroalimentare, che vanno preservati. È folle anche la sentenza del TAR del Lazio: noi crediamo che le regioni e gli enti locali debbano avere poteri di definire quali sono le aree idonee su cui favorire l’istallazione di pannelli fotovoltaici e agrivoltaici e quali invece vanno preservate. La deregulation totale non è accettabile.” conclude Corbetta.