Magentini alle Svalbard a contatto con un orso polare che insegue la guardia

Un orso polare attirato dal cibo nelle motoslitte, fuori dall'unico hotel di Pyramiden. Siamo alle Svalbard, polo nord e capita che un polar bear tenga in scacco i turisti. E faccia passare un paio di brutti minuti alla guardia intervenuta.

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Non sarà capitato a tutti di trovarsi in un edificio nel bel mezzo del nulla al 79° parallelo nord di questo mondo, sequestrati da un simpatico orso polare che comanda all’esterno. Non sarà capitato a tutti, ma ad un paio di turisti di Magenta è successo. Ci troviamo a Pyramiden, isole Svalbard. Per arrivarci bisogna percorrere oltre cento chilometri di motoslitta tra paesaggi da fiaba, in mezzo a fiordi e ghiacciai. E’ domenica sera e i turisti che si trovano in quella che fu una vecchia cittadina venduta all’Unione Sovietica nel 1927 per poi diventare città fantasma alla fine degli anni ‘90, se la stanno prendendo con allegria. Improvvisamente qualcuno lancia l’allarme. “C’è un orso polare qua fuori!”. I gruppi di turisti sono di svariate nazionalità del mondo, norvegesi, austriaci, italiani, francesi.

L’orso polare è stato attirato dal cibo custodito nel bagaglio di alcune motoslitte. A vederlo (dalla finestra) l’orso non sembrava aggressivo. Incuriosito e affamato scrutava tra i mezzi. Frattanto all’interno dell’unico hotel ed edificio abitato della cittadina fantasma si scatena la voglia di riprendere l’orso. C’è chi ha un drone a disposizione e lo aziona immediatamente. Tutti eccitati col telefonino, ma all’improvviso ecco che dal divertimento si rischia di passare alla tragedia. Un addetto alla sicurezza esce armato di pistola lanciarazzi e fucile. Arriva a pochi metri dall’orso polare e spara un colpo a salve che, all’orsacchiotto non fa ne caldo ne freddo. Anzi, da simpaticone mansueto che era si trasforma in una belva pronta a divorare chiunque gli capitasse a tiro. La guardia armata fino ai denti capisce che non è il momento di mettersi a discutere con l’orso polare e gira i tacchi correndo come un fulmine verso la motoslitta. L’orso polare spalanca la bocca che non lascia presagire nulla di buono. La guardia fugge come un indemoniato e si mette in salvo.

Quel che è accaduto dimostra quanto siano ancora estreme e, per certi versi pericolose, le isole Svarbald. Dove è possibile incontrare un orso polare dietro l’angolo o appena si esce di casa. Il viaggio al quale abbiamo partecipato è stato organizzato da Manuel Vulcano di Magenta. La comitiva era composta da chi scrive, da Rossana che ha ripreso la scena della guardia che scappa dall’orso bianco, Alessandra, Rossana, Carlotta e dal francese Valentin. Ci siamo recati a Pyramiden con due guide esperte, altrimenti sarebbe stato impossibile raggiungerla. Parleremo ancora delle Svalbard e dei suoi paesaggi unici. Una terra incredibile con un tocco di magia pura che vale davvero la pena di vedere. Sempre in sicurezza, naturalmente.

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