Magenta e il caso moschea, le prime reazioni (e cosa dice in dettaglio la sentenza)

Parla Munib: riconosciuti i nostri diritti

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Arrivano le prime reazioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda della moschea nella Città di Magenta.

La conclusione del Consiglio di Stato e’ che il Comune dovra’ prendere in considerazione l’area individuata dagli islamici, “chiarendo se essa sia effettivamente destinabile al culto, e solo dopo avere individuato l’esistenza di detta area o di altra in ipotesi destinabile a culto, secondo la strumentazione urbanistica vigente richiedera’ all’Associazione interessata il puntuale adempimento delle condizioni richieste al fine di verificare la concreta fattibilita’ di detta proposta progettuale, valutando, poi, la necessita’ di procedere ad una indagine di mercato o, in ogni caso, ad una procedura selettiva per l’assegnazione di detta (o altra) area in concessione nel rispetto del principio di concorrenza e, quanto alla specifica vicenda, di parita’ tra le confessioni religiose interessate al godimento dell’area.

Il portavoce dell’associazione Munib Asfaq ha commentato cosi’ la notizia: “Finalmente viene riconosciuto il diritto dei musulmani alla preghiera. Questa nostra battaglia ha raggiunto lo scopo di ottenere una decisione che indica a tutti la strada corretta da seguire. Siamo musulmani e ci sentiamo a tutti gli effetti italiani. Siamo legati a questo Paese che amiamo e nel quale vogliamo vivere nel rispetto delle leggi. Abbiamo sempre agito nella piena fiducia nella magistratura. Sogniamo un paese senza discriminazioni e da oggi questo sogno e’ piu’ vicino”

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