Tensione anche nel carcere ‘modello’ di Bollate. La Polizia Penitenziaria sequestra droga nei reparti

Due agenti aggrediti da una detenuta

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Giornata ad alta tensione, quella appena di ieri, martedรฌ, nel carcere di Bollate, penitenziario spesso preso a modello per la gestione a trattamento avanzato dei detenuti.

Come denuncia Matteo Savino, vicesegretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “ieri mattina, a seguito di perquisizione ordinaria, sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria 100 grammi di hashish presso il I Reparto (in cui sono ristretti detenuti assegnati al lavoro all’esterno in relazione all’articolo 21 dell’Ordinamento penitenziario) ed altri 16 grammi al III Reparto”.

“Poi, nel pomeriggio”, prosegue il sindacalista, “verso le ore 17, al Reparto Femminile, sono state aggredite due colleghe, poi accompagnate in ospedale, da una detenuta psichiatrica. A loro va la solidarietร  e la vicinanza del SAPPE, che auspica immediati interventi a tutela delle donne e degli uomini del Corpo in servizio nella prima linea delle sezioni detentive”.

Alfonso Greco, segretario lombardo del primo e piรน rappresentativo dei Baschi Azzurri, evidenzia che “da anni il SAPPE denuncia che la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici รจ causa da tempo di gravi criticitร  per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri della Lombardia e del Paese.

Il personale di Polizia Penitenziaria รจ stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Ed รจ grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le Autoritร  competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione. Ogni giorno nelle carceri, per minori e adulti, succede qualcosa, ed รจ quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Cosรฌ non si puรฒ andare piรน avanti: รจ uno stillicidio continuo e quotidiano. Anche la gestione dei detenuti con problemi psichiatrici, che hanno invaso le carceri dopo la chiusura degli O.P.G., merita attenzione ed una urgente e compiuta risoluzione. Certo รจ che la loro presenza ha fatto aumentare il numero degli eventi critici nelle carceri”.

Solidarietร  al personale di Polizia Penitenziaria del Reparto di Bollate arriva anche da parte di Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “questo รจ lo scenario quotidiano in cui opera il Corpo di Polizia Penitenzia. Cosรฌ non si puรฒ andare piรน avanti: รจ uno stillicidio continuo e quotidiano. Le carceri sono in mano ai delinquenti e dunque serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non puรฒ tollerare questa diffusa impunitร , e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, prosegue il leader del SAPPE. Che torna a fare appello ai vertici lombardi e nazionali dell’Amministrazione penitenziaria per un incontro urgente: “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunitร  assoluta, ma anche per programmare urgenti riforme strutturali non piรน rinviabili come l’espulsione dei detenuti stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, la previsione che i tossicodipendenti scontino la pena in comunitร  e, soprattutto, il potenziamo dell’organico del Corpo di Polizia Penitenziaria alla luce dei prossimi annunciati pensionamenti”. “Servono”, conclude il leader nazionale del SAPPE, “tutele, garanzie funzionali e nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio, come le bodycam ed il taser per potersi difendere dai detenuti violenti adeguate tutele legali”.

(in evidenza una foto del carcere modello di Bollate credit La Presse)

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