Lavori socialmente utili a cominciare dalla ripulitura della Villa Naj Oleari che hanno lordato con le loro scritte demenziali da ‘mono – neuroni’ che probabilmente ignorano del tutto il significato della frase buttata lì tanto per….
Eppoi – visto che odiamo il politicamente corretto – magari non guasterebbe, anche un bel calcio nel sedere a far sentire la resistenza degli anfibi in dotazione, appunto, alle Forze dell’Ordine.
Villa Naj Oleari, un tempo nobile Casa della Musica della Città di Magenta è ormai terra di bivacco. Lo abbiamo scritto 100 volte ma continueremo a farlo perché lo sdegno cresce.
Perché va ‘bene’ imbrattare e infangare la memoria di chi è morto nel 1859 (vedasi altre scritte demenziali all’Ossario dei Caduti) ma adesso ormai siamo entrati in una spirale senza limiti.
Senza dubbio, a loro discolpa, va detto che i ‘mono neuroni’ deficienti in servizio permanente effettivo h24 sono dei preterintenzionali, nel senso che ignorano la gravità di ciò che hanno fatto, così come non conoscono da bravi ‘ignoranti’ – e qui il termine non è offensivo ma semplicemente usato nell’addizione corretta cioè di ‘colui che ignora …. non conosce’ – il valore della Villa, la sua storia, la sua vocazione, così come i monumenti storici che insistono all’interno del grande polmone verde oggi diventato terra di conquista.
Allora come in una perfetta periferia non poteva non spuntare la scritta contro gli ‘sbirri infami’.
Già, infami perché? Ma almeno loro hanno avuto a che fare con poliziotti e i carabinieri ??? Li hanno fermati per un controllo ??? Perché se magari l’autore dell’insano gesto, avesse deciso di vendicarsi in quel modo….. beh, non avrebbe alcuna giustificazione, ma almeno ci potrebbe stare, all’interno di una seppur balzana logica tribale…
Qui con tutta probabilità siamo di fronte ai soliti ragazzi ‘annoiati’ che a corto di fantasia se la son presa con gli sbirri infami ….
Appunto la classica ed immancabile scritta che campeggia in ogni banlieue che si rispetti ….
Abbiamo scattato anche questo pomeriggio delle foto che documentano lo stato della Casa della Musica e del suo bel parco.
Abbiamo trovato – ma questa purtroppo non è una novità – anche i segni di un rifugio di fortuna per trascorre la notte al gelo.
E qui entriamo nel campo dei drammi umani. Perché con la temperatura che va sotto zero immaginiamo sia davvero dura dormire coperti solo da un cartone e da qualche coperta…Che tristezza.
Su questo secondo fatto servirebbe un richiamo forte a tutta la nostra comunità a dimostrarsi tale. Anche se è ormai un problema di territorio di cui non si può fare carico solo Magenta perchè ha in dote la stazione ferroviaria …che sbarca di tutto e di più.
Serve più umanità – in primis da chi predica bene e poi razzola male – ma soprattutto occorre trovare una soluzione concreta ai senza tetto che aumentano sempre di più.
Il già Prevosto di Magenta don Giuseppe Marinoni, oggi Monsignore a Saronno, aveva pensato ad una sorta di dormitorio che fosse la naturale evoluzione della Mensa dei Poveri di Non di Solo Pane, così come del relativo ambulatorio.
Invitiamo il nuovo Parroco, insieme a tutte le forze sociali e alle amministrazioni del territorio a riprendere in considerazione quella che a nostro avviso, era una buona intuizione. Pur con tutte le difficoltà realizzative del caso, compresi i problemi di sicurezza…non affatto trascurabili.
Quanto al primo fatto legato ai nuovi barbari beh qui non c’è molto da aggiungere. Se non una bella pedata nel sedere …e una paio di scapaccioni secondo una ricetta vecchio stile ma sempre efficace.
P.S. almeno in questo caso non andiamo a scomodare psicologi, pedagoghi ed esperti dell’età evolutiva. Perché qui semmai siamo di fronte all’involuzione della specie umana.
LO SCONFORTO DEL SINDACO DEL GOBBO: DICIAMO GRAZIE ALLE NUOVE RISORSE ….
Il Sindaco Luca Del Gobbo dal canto suo sta facendo ciò che è umanamente fattibile per un amministratore: “Ne parlo costantemente con il Comandante dei CC Massimo Simone ma anche loro hanno le mani legati. Ho contatti altrettanto quotidiani con il Parroco don Federico. Abbiamo ordinato luci nuove e telecamere per la Villa e il Parco, ma sappiamo tutti che non basteranno a fermare il degrado che è generale e non riguarda solo questa zona. Basti farsi un giro anche in altri luoghi e a Milano per capire dove siamo finiti. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno sempre detto apriamo a tutti, porte aperte alle nuove ‘risorse boldriniane’. Questo è lo squallore che abbiamo davanti agli occhi grazie alle loro politiche buoniste e lo dice uno che non ha mai mostrato grande simpatia per Matteo Salvini… Poi, ovviamente, ci sono i ragazzi imbecilli….. ma purtroppo quelli ci sono sempre stati e adesso vedo che sono ancora più in aumento….”.
F.V.